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Una deduzione fuochi dal 1640 al 1658 a Ischitella (5° E 6° parete).

Possiede cosa alcuna eccetto che una casa che per numerazione stava vuota ,mentre lui se ne era andato al tempo della prima numerazione per la quale detto m.ro Carlo se la vendeva per ducati 30 e mai in Ischitella ha pagato ha pagato ad alcuno perché ci abitò molto poco tempo .

Ancora si vuole provare come Luca Cantelmo del q. dam Giuseppe numerato al n° 350 è nativo della città di Viesti figlio di Diana Botricella, la quale venne in Ischitella vedova e si ricasò con Giulio nella terra d’Ischitella prima dell’anno 1658 stando detta sua madre in Ischitella il detto Luca venne per vedere sua madre ,ma dopo subito se ne partì a segno che dall’anno 1658 sino ad oggi tempo ha abitato e abitano nella città di Viesti ,dove s’è casato e tiene figli e beni stabili e paga come cittadino con portare tutti i pesi e in Ischitella non ha posseduto né possiede cos’alcuna ,ne mai è stato tenuto e trattato da cittadino ,né ha pagato cos’alcuna .

Ancora si vuole provare Cola Antonio Turco del q. dam Leonardo numerato al n°403 è nativo della terra di San Marco in Lamis –Continua.

 

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Una deduzione fuochi a Ischitella dal 1640 al 1658 (6° parte).

Così come si vuole provare come Francesco d’Arcarolo numerato al n°440 ,è nativo della terra di Vico il quale venne in Ischitella a servizi di altri e dopo alcun tempo vi è morto povero senza aver lasciato cosa alcuna né stabili né mobili potendo campare miseramente servendo ad altri e si basava da altri serviente fu vessato ,ad ogni modo giurava a chi esigeva di non poter pagare a chi tassato solo per il prezzo dell’abitazione e come cittadino stava in Vico in questa antecedente (tassazione) che quando venne in verità si tassò subito per ragione dell’abitazione per essere forestiero come da testi.

Ancora si vuole provare come Girolamo de Maria numerato al numero 225 il proprio nome era di Nutio il quale prima dell’anno 1664 che nell’ultima numerazione lì per giù di caso e dopo carcerato andò in galera per aver rubato in strada pubblica e Girolamo era povero che non possedeva stabili n’è cosa alcuna per lo che campava miseramente e andava rubando e suo figlio Michelangelo era minore e povero dove che sua moglie Ludovica Tosino se ne andò nella città di Manfredonia e detto sua figlia sta a servizi di altri perché zitella e senza niente.

Come pure Giuseppe Romano numerato al numero 442 è – Continua.

Giuseppe Laganella