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Fabio Porreca confermato all’unanimità presidente della CCIAA di Foggia . Linee programmatiche per il quinquennio 2018-2023. (2)

CAPITANATA: LO SVILUPPO POSSIBILE

Una comunità che soffre di un profondo disagio economico e sociale, di gravi problemi di illegalità e insicurezza, di una pesante inefficienza della pubblica amministrazione e troppo spesso di una inadeguatezza della classe dirigente, ha bisogno di riferimenti certi, credibili e utili. La Camera di Commercio è – e deve essere sempre più – quel riferimento sicuro per il sistema imprenditoriale della nostra provincia; il luogo naturale d’incontro del partenariato socio-economico, dove si fa la sintesi delle istanze e degli interessi generali degli attori economici del territorio. La Camera di Commercio come organismo di raccordo tra le politiche economiche locali, regionali e nazionali e le imprese. In una frase, la CCIAA Casa delle Imprese, che sono il vero motore dello sviluppo.

Questa visione è stata il faro del nostro agire nel mandato appena concluso e credo debba esserlo con ancor maggiore convinzione e determinazione nel prossimo.

La consiliatura appena termina è stata fortemente caratterizzata da un rigoroso lavoro di riorganizzazione e razionalizzazione dell’Ente resosi necessario a seguito dell’entrata in vigore della legge di riforma che ha ridefinito assetto, ruolo e funzioni delle camere di commercio e soprattutto ne ha fortemente ridotto le risorse economiche attraverso l’inopinato drastico taglio del diritto annuale. Per la Camera di Foggia oltre 4 milioni di euro di minori entrate ogni anno.

La priorità è diventata a quel punto mettere in sicurezza l’Ente, salvandone la sua storica presenza nel territorio e garantendone l’autonomia nell’ambito del riassetto del sistema camerale nazionale. Conditio sine qua non il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario. Una missione quasi impossibile. E invece, mettendo in atto incisive ed efficaci politiche di razionalizzazione ed efficientamento, peraltro già previste nelle linee programmatiche della consiliatura 2013-2018, ce l’abbiamo fatta: il bilancio preventivo 2019 sancisce l’equilibrio economico finanziario raggiunto.

Il merito di questo importante risultato è di tutti gli stakeholder della CCIAA. In modo disinteressato, senza alcuna gratificazione economica (inopinata e iniqua la decisione del legislatore di azzerare qualsivoglia forma di compenso e/o rimborso degli organi), i componenti della Giunta e del Consiglio non hanno mai fatto venire meno la propria partecipazione e il proprio contributo. Le Organizzazioni di Categoria hanno sempre assicurato il proprio incondizionato sostegno all’azione della Camera anteponendo sempre l’interesse generale dell’Ente e del territorio al proprio interesse particolare. Il personale tutto della CCIAA e delle Aziende Speciali ha profuso con orgoglio d’appartenenza e senso di responsabilità il massimo impegno dimostrando di essere un’eccellenza assoluta nell’ambito della pubblica amministrazione.

Insomma abbiamo fatto i compiti a casa e superato l’esame più difficile, ora il percorso è in discesa.

Nei cinque anni trascorsi abbiamo anche portato avanti politiche, programmi ed azioni in conformità con gli obiettivi e gli impegni assunti a inizio mandato, tracciando la rotta su cui la Camera di Commercio dovrà procedere.

Legalità e trasparenza sono stati e dovranno continuare ad essere principi inderogabili da promuovere e difendere. La costituzione di parte civile nel processo per mafia “Corona”, l’organizzazione di iniziative e manifestazioni per la legalità (si chiamava “Foggia Reagisce” quella organizzata al Teatro Giordano insieme alla Fondazione Buon Samaritano e alla Curia di Foggia con la presenza del Procuratore Nazionale Antimafia), la collaborazione con la “Squadra Stato” (Prefetto, Procuratore Capo, Comandante dei Carabinieri, Comandante della Guardia di Finanza, Questore) testimoniano del ruolo attivo svolto dalla CCIAA in questo ambito. Un ambito in cui dovrà, d’intesa con le associazioni di categoria, farsi parte attiva per favorire una reazione delle imprese alla criminalità organizzata, aiutandole nei percorsi di collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine. Un lavoro che deve proseguire con ancora maggiore intensità nella consapevolezza che la legalità e la trasparenza non possano essere solo e semplicemente dichiarate, ma vadano innanzitutto praticate. Su questo credo di poter affermare che la Camera di Commercio di Foggia sia stata in questi cinque anni – e dovrà continuare ad esserlo nei prossimi – un esempio credibile di trasparenza e rigore nella propria azione, dimostrati in ultimo anche dalla procedura di rinnovo degli organi avvenuta senza tensione né contestazione alcuna e con celerità e linearità senza precedenti.

Il Recupero del gap infrastrutturale, pre-condizione per lo sviluppo delle imprese e del territorio, è stato quasi un mantra in questo quinquennio. Dobbiamo ora continuare a svolgere con perseveranza quell’azione di stimolo e di sollecitazione necessaria affinché si porti a compimento la realizzazione dei tanti interventi da troppo tempo attesi. Partendo dalle opere da accelerare (allungamento della pista del Gino Lisa, su cui la Camera ha prodotto il primo studio di fattibilità; seconda stazione ferroviaria AC/AV di Foggia; SS 16bis Foggia-San Severo) e proseguendo su interventi epocali da attivare o riattivare (Diga di Piano dei Limiti; Statale Garganica; Regionale 1), solo per citarne alcuni. Infrastrutture che, se realizzate, cambierebbero radicalmente le prospettive della nostra terra.

Allo stesso tempo occorre sprigionare nel territorio ingenti investimenti produttivi, pubblici e privati, per dare forte stimolo allo sviluppo del territorio. Un’azione incisiva di attrazione nelle zone industriali della nostra provincia, sfruttando al meglio le opportunità che lo strumento delle ZES potrà aprire, sarà un’assoluta priorità da portare avanti insieme al Consorzio ASI e alle Associazioni di categoria. Così come la realizzazione nel Quartiere fieristico di un Agri Food Hub, destinato all’innovazione nel settore agrolimentare e alle start up, è una progettualità in grado di proiettare la nostra città nel futuro.

Il Distretto Turistico del Gargano, di cui la Camera è stata il promotore, può rappresentare lo strumento per attivare programmi e misure di sostegno agli investimenti delle imprese del turismo, nonché azioni di promozione e marketing territoriale. A riguardo occorrerà dare impulso al Contratto di Sviluppo Gargano con Invitalia.

In generale non possiamo più permetterci che programmi strategici di investimento sul territorio restino solo sulla carta. Vanno avviati e realizzati senza ulteriore indugio gli interventi a valere sul Patto per la Puglia (Piattaforma logistica di Foggia Incoronata; Treno Tram), così come i tanti progetti, soprattutto sulla viabilità, individuati nell’ambito della pianificazione di Capitanata 2020.

A riguardo l’ipotesi di un Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Capitanata, su cui sta lavorando direttamente la Presidenza del Consiglio dei Ministri con il coinvolgimento operativo di Invitalia, rappresenta una grande opportunità che non possiamo farci sfuggire.

Dobbiamo, insomma, farci trovare pronti alle sfide della pianificazione e della programmazione dando prova di maturità e di capacita di procedere uniti nella difesa degli interessi della nostra comunità. E’ tempo di un Patto Istituzionale per la Capitanata, un’alleanza forte, tra le Istituzioni (Comuni, Provincia, Regione) e gli attori del Partenariato economico e sociale riuniti in Camera di Commercio, per lo sviluppo della nostra provincia. Una voce unica per un chiaro messaggio: c’è bisogno di investimenti, investimenti, investimenti!

La CCIAA dovrà continuare l’azione di indirizzo e coordinamento dell’attività dei 5 GAL (Gruppi d’azione Locale) presenti nella nostra provincia, con l’obiettivo di massimizzare i benefici della loro azione per le imprese e le comunità di riferimento.

Fin qui il ruolo politico, di agente di sviluppo. Ma la CCIAA ha anche, e soprattutto, competenze e responsabilità su funzioni core di supporto e servizio al sistema d’impresa. Funzioni relative alla trasparenza e alla pubblicità legale delle imprese e alla tutela della concorrenza e del consumatore restano centrali nell’attività di programmazione e conduzione dell’Ente, che deve adempiervi con qualità ed efficienza sempre maggiori e soprattutto con un chiaro orientamento alla soddisfazione delle imprese. A riguardo in questi anni le performance della Camera di Foggia nella gestione delle pratiche di iscrizione al Registro delle Imprese, come nel rilascio di certificazioni, sono state al di sopra dei benchmark nazionali. Cionondimeno l’impegno di continuare a migliorare gli standard di servizio non dovrà venire meno.

Sempre in ambito di erogazione di servizi, l’Ente dovrà essere sempre più il punto unico d’accesso alla PA per le imprese. A proposito di semplificazione e sburocratizzazione, sono arrivati a quarantotto, con un significativo incremento negli ultimi due anni, i Comuni della Capitanata che hanno deliberato la delega alla CCIAA per la gestione del SUAP telematico.

Altro impegno dovrà riguardare il rafforzamento del sostegno all’internazionalizzazione, in particolare delle PMI potenziali esportatrici, attraverso aiuti e percorsi di facilitazione all’accesso ai mercati esteri in sinergia con gli organismi nazionali (ICE) e regionali preposti allo scopo.

A quelli tipici, si aggiungono le nuove funzioni e i servizi innovativi. Il consolidamento dei PID (Punti Impresa Digitale) in Camera di Commercio, da poco avviati per la diffusione della cultura e della pratica digitale, saranno strategici per favorire la crescita del nostro sistema d’impresa. Così come il supporto alla nascita di start up innovative, tanto da un punto di vista amministrativo, con il consolidarsi della procedura semplificata, che con l’ospitalità e il supporto a iniziative ad hoc come Start Up weekend che abbiamo accompagnato fin dalla nascita.

Consulenza, formazione e orientamento al lavoro, con i percorsi di alternanza, sono l’altro asset su cui la Camera di Commercio, d’intesa con Università, Ordini Professionali e istituzioni scolastiche, dovrà focalizzare sempre di più la propria attenzione.

Bisognerà proseguire il percorso, già intrapreso con successo e soddisfazione in questi anni (5 progetti INTERREG approvati e finanziati che si aggiungono al Progetto ELENA finanziato dalla BEI) di accesso ai fondi comunitari, al fine di attivare programmi e azioni e sprigionare risorse nel territorio.

E ancora, bisognerà portare a termine il processo, avviato ma non ancora concluso, di valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ente in modo da liberare ulteriori risorse da impiegare per interventi a beneficio delle imprese.

Infine nell’attesa e con l’auspicio che venga superato il blocco del turn over per introdurre nella tecno struttura nuove energie e competenze, occorrerà continuare un precorso di miglioramento organizzativo in termini di qualità ed efficienza, che includa anche un riassetto e una razionalizzazione delle aziende speciali. Bisognerà procedere alla copertura dei ruoli dirigenziali a partire dalla figura del nuovo Segretario Generale, dando all’Ente una guida tecnica ed organizzativa stabile e sicura.

In ultimo, intendo dare un messaggio chiaro: sarò irremovibile nella difesa del ruolo della rappresentanza, nei principi e nelle funzioni, convinto che soprattutto le Pmi dei territori più marginali e remoti abbiano bisogno di attori che ne portino avanti le istanze con convinzione, difendendone gli interessi e fungendo da raccordo tra le comunità locali e i livelli centrali di governo.

In conclusione, la centralità, la credibilità e l’autorevolezza guadagnate dall’Ente in questi anni – attestate anche dalle posizioni di rilievo acquisite a livello nazionale – insieme all’efficienza organizzativa e all’equilibrio economico raggiunti sono le condizioni di base per rilanciare con ancora maggiore energia ed entusiasmo l’azione della Camera di Commercio per lo sviluppo della Capitanata.

Questo l’impegno dei prossimi anni.

La rotta è tracciata, la direzione è giusta. Ora c’è bisogno di un cambio di marcia per lo sviluppo ancora possibile!