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Il volo delle Gru dalle Isole Tremiti ai Monti Dauni


“Partecipare a convegni internazionali, oltre all’arricchimento personale in termini di apertura di vedute, rappresenta un’occasione per creare delle solide amicizie come quella con gli esperti Estoni e così, durante le giornate del convegno, nelle pause, si vedeva insieme le traiettorie di alcuni esemplari di questa fantastica specie durante le loro epiche migrazioni.
Nelle immagini le linee di volo di alcuni esemplari muniti di trasmettitore”. E’ quanto dichiara il naturalista Matteo Caldarella, che aggiunge:
“Nel mio paese di origine, Roseto Valfortore, le chiamano “ i roj’ ” è onomatopeico come il loro nome italiano e due esemplari passavano, insieme a tutto lo stormo, proprio su quel mio bel paesino, altre 2 in altrettanti stormi passavano un po’ più a nord per poi, tutto in una notte, lasciare l’Italia alla volta dei loro quartieri di svernamento tunisini
Le tracce mostrano una delle rotte più importanti per questa specie che attraversano l’Adriatico da Nord-est verso Sud-Ovest convergendo sulle Isole Tremiti (che anche grazie ai nostri studi si confermano come sito di estremo interesse per la migrazione dell’avifauna) intercettando poi i Monti Dauni.
Importantissima anche la conferma del loro passaggio in Sicilia (manco a farlo apposta lo stesso stormo che era passato sul mio Roseto, passa proprio sulla bellissima città di origine di mio padre, Palermo) nella classica rotta dei rapaci migratori.
Un grazie agli amici estoni in particolare a Ivar Ojaste e alle bellissime Gru che col loro verso riempiono di wilderness i nostri Monti Dauni, troppo spesso maltrattati dall’incuria di chi non comprende il valore del paesaggio e della sua stessa terra”.