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Una deduzione fuochi dal 1640 al 1658 a Ischitella (29° parte).

Ancora si vuole provare ,come Attorre de Napoli al n° 268 è uomo d’armi nella compagnia dellEcc.mo Principe dell’Avellino e tiene prova di colletta ,che sia franco e assente che si sia assentato per l’anno 1658 e Francesco suo fratello oltre essere clerico notorio ,e che porta la sottana e serve in divino di più ha vissuto e vive unitamente a Ettore suo fratello ad un pane e vino in una istessa casa ad uno fuoco ,senza separazione alcuna, come da testi.

Carcerati: Ancora si vuole provare come Nicola de Signore al n° 330 in tempo della numerazione si ritrovò carcerato per omicidio dopo fu condannato dall’udienza a morte e appellatosi alla vicaria s’accordò volontariamente per 20 anni in galera come da testi.

Clerici: ancora si vuole provare ,come Augustino Vigilante n° 1..in tempo della numerazione era minore d’anni dieci e possedeva alcuni beni che valutati 300 ducati ad ogni modo sopra li beni suddetti vi erano 12 ducati di peso per lo che ne restano ducati 8… quali ne bastano ad alimentarsi con detta sua sorella che dedotti e periti alli suddetti pesi nemmeno restano ducati 4 ; per lo che il detto Agostino s’è reso vagabondo- Continua.

Giuseppe Laganella