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Una deduzione fuochi dal 1640 al 1658 a Ischitella (30° parte).

A servizio d’altri con il Tavolario Pietro de Martinis come da testi.

Ancora si vuole provare come Francesco de Biase al n° 45 era persona vagabonda e in tempo della numerazione si ritrovava in Populi , da poi si fece eremita con le bolle e patente del suo ordinario e vive con abito ,e vita di eremita ,ma Berardino suo figlio vive da minore di più s’è sperso vagabondo per il Regno che non si sa dove sia e se sia vivo o morto senza che mai sia tornato in Ischitella come da testi.

Ancora si vuole provare ,come Gio Batta d’errico in tempo della numerazione era in miniribus, poi si è fatto sacerdote e Alessandro suo fratello oltre essere minore è morto e Lucrezia sua sorella s’è maritata e Beatrice di Biase è povera vedova che non ha come minore come da testi.

Ancora si vuole provare come Tomase d’Aniello al n° 113 da otto anni prima della numerazione si partì da Ischitella ,andò a Populi dove ha continuato e continua la sua abitazione ed s’è casato ,e vi sta con moglie e famiglia senz’animo di volersene più ritornare ,e Isabella sua figlia è minore e Cornelia sua sorella deve essere monaca e vedova-continua.

Giuseppe Laganella