Non saranno più le Province e la Città metropolitana a occuparsi delle procedure di Valutazione di impatto ambientale e di Valutazione ambientale strategica relativi agli impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi. E quanto prevede il disegno ai legge regionale che l’assessore all’Ambiente, Gianni Stea, ha annunciato ieri per avocare alla Regione tutti i procedimenti in corso. È una decisione presa a seguito delle numerose problematiche insorte nel settore, anche a livello penale, con l’inchiesta di Taranto sui procedimenti truccati per l’autorizzazione all’ampliamento delle discariche. Negli scorsi giorni la Regione ha siglato un accordo di programma con i gestori delle discariche di Canosa di Puglia (Bleu Srl), Taranto (Italcave Spa), Brindisi (Formica ambiente Srl) e Statte (Cisa Spa), «al fine di mettere ordine nelle procedure di conferimento dei rifiuti indifferenziati e dell’umido e fissare tariffe vantaggiose anche nell’ambito del piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Puglia, in corso di approvazione». I gestori hanno assunto una serie di impegni anche sul trattamento dei rifiuti regionali indifferenziati e di quelli provenienti dal trattamento della frazione umida.
La Regione toglie le procedure ambientali alle ex Province
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