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Regione/ Ordinanza Balneare flop sull’accesso degli animali.

La Regioni Puglia sarà probabilmente la più «pet friendly» del 2019 per quanto riguarda l’accesso di animali da compagnia in spiaggia. L’Ordinanza Balneare presenta forti limita­zioni per gli animali in spiaggia (all’articolo 3 comma 2 lettera q), ma siccome l’atto am­ministrativo non considera la legge regionale 56/2018 («Norme per l’accesso alle spiagge de­gli animali da affezione»), tali limitazioni «so­no giuridicamente inefficaci. Gli animali rin­graziano». A sostenerlo è la onlus Enpa, Ente protezione animali, ricordando che la norma pugliese 56 del 2018 «garantisce l’accesso alle spiagge degli animali da affezione accompa­gnati dal proprietario o da altro detentore. La

norma – che, ricordiamo, non può essere su­perata da una ordinanza dirigenziale – dà ai Comuni il termine perentorio del 30 marzo di ogni anno per individuare le spiagge libere in cui è vietato l’accesso agli animali; analoga­mente – sempre entro il 30 marzo – i con­cessionari delle spiagge dovranno comunicare al Comune territorialmente competente le mi­sure limitative all’accesso e alla permanenze degli animali nelle spiagge. I Comuni e i con­cessionari pugliesi che, quindi, entro il 30 mar­zo non avessero individuato le spiagge vietate all’accesso degli animali, non sono più in tem­po per farlo e, di conseguenza, i pet possono (anzi, devono) accedere senza alcuna limita­zione secondo quanto previsto dalla legge re­gionale.

«Non serve – spiega Daniela Fanelli, coor­dinatrice regionale dell’Enpa pugliese – fare ricorso contro una ordinanza che contiene limitazioni contra legem: vale la legge 56/2018, non l’Ordinanza balneare 2019. Chiaramente chiediamo ai detentori di animali di prendersi cura dei propri animali in spiaggia, di rispet­tare l’ambiente. Chiediamo anche di infor­marsi, prima di prenotare le vacanze in Puglia, qualora il Comune competente avesse fatto, entro il 30 marzo scorso, l’ordinanza con la quale vengono individuate le spiagge inter­dette agli animali».