Una mobilitazione contro la violenza mafiosa organizzata dall’associazione presieduta da don Luigi Ciotti, lanciata con un appello del sacerdote nei giorni scorsi. “Davanti a questa violenza mafiosa, una cosa è certa bisogna schierarsi per non lasciare sole le vittime di questa violenza, per non lasciare soli i rappresentati dello Stato, le forze dell’ordine, la magistratura impegnati quotidianamente in operazioni importanti ed efficaci. Per non lasciare soli i cittadini. Bisogna schierarsi come cittadinanza responsabile e valorizzare il lavoro di resistenza delle tante realtà di quel territorio che provano a costruire percorsi di bellezza e di cambiamento”. E’ l’appello di Ciotti.
L’ultimo post degli organizzatori è di ieri sera: “Ribadiamo un’indicazione per la mobilitazione di domani: ben vengano striscioni, manifesti e cartelloni che rendano esplicito e rappresentino il nostro no alla violenza mafiosa. Ben vengano anche le bandiere di tutte le realtà che parteciperanno, ad eccezione delle bandiere e dei simboli partitici. Ciò al fine di non prestare il fianco a sterili polemiche e per evitare strumentalizzazioni o divisioni, in una mobilitazione che ha come obiettivo la creazione di una comunità unita”.
Sono numerosissimi i soggetti aderenti, associazioni, scuole, parrocchie, realtà ecclesiali, Comuni, sindacati e partiti politici, tutti sono stati inseriti nell’elenco consultabile sul sito di Libera.
La mobilitazione partirà alle ore 15:00 da Viale Candelaro 27, luogo del primo omicidio dell’anno, per concludersi alla fine di Via Lanza. Dopo la partenza da viale Candelaro, il corteo attraverserà via San Severo, piazza Sant’Eligio, via della Repubblica, via Arpi. Poi passerà davanti alla Cattedrale, per imboccare piazza XX Settembre, corso Cairoli e concludersi in via Lanza.