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3 Febbraio/ GENIALI E IRRESISTIBILI

Le persone più insopportabili sono gli uomini che si credono geniali e le donne che si credono irresistibili.

HENRI ASSELIN

Tempo fa ho ricevuto un trittico di volumi per un totale di 2048 pagine, rilegati e in cofanetto. Era l’opera di un manager di alto prof­ilo che, sotto il titolo Non omnis moriar, aveva raccolto qualcosa co­me 15.063 citazioni ordinate tematicamente. Ho aperto a caso una pagina e mi sono imbattuto in questa frase desunta da uno scrittore francese contemporaneo a me ignoto, Henri Asselin. La battuta è efficace e colpisce una malattia dell’anima che infetta un po’ tutti, la vanagloria.

A me viene in mente un’altra frase – questa è, però, di un autore ben più noto, il russo Maksim Gor’kij (1868-1936) – che affer­mava: «Tutti gli esseri umani hanno piccole anime grigie, e tutti se le vogliono imbellettare» (così nella sua famosa opera Bassifondi).

Che si voglia aver successo è umano, che si ricorra alla spezia di qualche vanteria è comprensibile, che si adotti l’affabulazione per conquistare chi ti ascolta può essere giustificabile. Ciò che è insopportabile è l’eccesso che alla fine sconfina nell’ingenuità.

Ho cono­sciuto anch’io persone che stimo ma che diventano insostenibili quando si lodano o vogliono assolutamente essere esaltate a ogni piè sospinto. Certo, un po’ si perdona questa immaturità, ma alla fi­ne ci si ribella o si ricorre – ahimè – alla derisione nascosta. E, dato che il rischio è aperto a tutti, ecco allora la necessità per ognuno di controllare esibizionismo e ostentazione, di praticare modestia e semplicità, di esercitare sobrietà e autoironia. In agguato, infatti, non c’è solo il peccato di superbia, ma anche il ridicolo!

Gianfranco Ravasi