Nel segno della continuità: la comunità dei sindaci del Parco nazionale del Gargano (che raggruppa i 18 Comuni più Regione Puglia e Provincia) ha votato i quattro primi cittadini uscenti quali loro rappresentanti in seno al consiglio direttivo dell’area protetta. Riconfermati quindi Michele Merla (San Marco in Lamis), Luigi Di Fiore (Rignano Garganico), Michele Sementino (Vico del Gargano) e Claudio Costanzucci (vicepresidente e assessore uscente del Parco nonché sindaco di Cagnano Varano). Quattro primi cittadini del Gargano più profondo. Della serie il “Gargano ai garganici”.
La votazione è giunta alla fine di una seduta densa di polemiche e tensioni dove allo scontro sono andati esponenti del Partito democratico e della Lega, con i primi sugli scudi, visto come è andata a finire. Ad alzare la voce Antonio Potenza, sindaco di Apricena, che si è scagliato contro il presidente dell’assemblea Rocco Di Brina (sindaco di Carpino) e il suo partito (il Pd). Potenza, al pari di Carlo Guerra (sindaco di Ischitella) e Antonio Fentini (sindaco delle Isole Tremiti) si è sottratto, in atteggiamento volutamente polemico, alla votazione finale.
La nomina – e va sottolineato – si era resa necessaria per via della scadenza del termine per il rinnovo della Comunità fissato tassativamente per domani 22 aprile dallo stesso ministero dell’Ambiente. Ministero che interpellato in merito ad una eventuale proroga, in considerazione soprattutto dell’emergenza sanitaria in corso, ha opposto un diniego formale, indicando il termine del 22 aprile come perentorio. Da qui la necessità di ottemperare quanto prima.
Sulla modalità (altra polemica) della votazione va detto che è stata osservata quella palese poiché espressamente prevista (Potenza optava per la segretezza) dal regolamento della Comunità del Parco che invece non annovera il voto segreto. Da segnalare infine l’inevitabilità del ricorso al voto dopo che in apertura di assemblea vi erano state le presentazioni delle candidature sia del sindaco di Peschici, Franco Tavaglione (tre voti), che del collega di San Nicandro, Costantino Ciavarella, che non ce l’hanno fatta. Quattordici i sindaci che hanno espresso il loro voto, su 17 presenti (tre si sono astenuti).
Sul rinnovo delle cariche in seno al consiglio direttivo del Parco, in particolare la nomina dei quattro membri scelti dalla comunità dei sindaci, la discussione si è protratta per lunghe quattro ore in un clima abbastanza teso, nonostante la “distanza”. Alla fine per i quattro riconfermati gli auguri del presidente Pasquale Pazienza. Il prossimo appuntamento è in programma domani 22 aprile, ore 10 – con la seduta del consiglio direttivo dell’ente, sempre in remoto: da licenziare ben dieci accapi, tra i quali spiccano l’approvazione del bilancio di previsione 2020, quello del piano di gestione dell’Area marina protetta delle Isole Tremiti, e lo schema di contratto individuale di lavoro della neo direttrice Maria Villani da poco nominata dal ministro Sergio Costa.
Francesco Trotta