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Il sindaco Nobiletti: “Oggi 9 maggio, questo 9 maggio del 2020, per ognuno di noi viestani, sarà un giorno malinconico nel quale ogni minuto trascorrerà lento come un’ora, e ogni ora trascorrerà lenta come un giorno intero”.

Mai avremmo immaginato che qualcosa potesse osare infliggere una ferita così profonda nel sentimento religioso della nostra comunità e nella tradizione secolare che vive tuttora in noi tutti.

Mai avremmo concepito di poter raccontare un giorno ai nostri figli, ai nostri nipoti, un ricordo di un 9 maggio nel quale alla statua della Vergine Maria fosse impedito di discendere, in quel primo mattino allietato dalla consueta giornata di sole, la scalinata della Basilica Concattedrale e di consegnarsi alla venerazione di uno sguardo, di una manina, di una preghiera, di un canto dei suoi figli riuniti per la processione, per il pellegrinaggio al sacro santuario, per le sante messe, per il ritorno illuminato al crepuscolo, per la sua festa di fuochi, luminarie e palloncini. Ci tocca viverlo questo giorno, nel grande sconforto di ciò che doveva essere e che non è potuto essere!

La speranza nella convinzione che, superato questo momento critico, torneremo a respirare il 9 maggio di sempre, un sogno ad occhi aperti, che vede tutto un popolo riunito materialmente e spiritualmente intorno alla sua Vergine Protettrice, a presidio e consegna del suo destino. Cari concittadini, cari Viestani: Viva Maria, viva il 9 maggio, viva il popolo di Vieste”.

Il Sindaco
Giuseppe Nobiletti