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Comunità Montane. M5S: “Accelerare la procedura di liquidazione degli Enti soppressi per evitare uno spreco di risorse pubbliche”

“Le Comunità Montane dei Monti Dauni Meridionali, del Gargano e della Murgia Barese Nord Ovest, sono state soppresse per effetto della legge regionale 5 del 2010, ma ad oggi la procedura di liquidazione non si è ancora conclusa. Questo vuol dire che in questi anni la Regione ha erogato a favore degli enti soppressi ingenti risorse per coprire le spese di funzionamento, come quelle per il personale e per l’indennità di funzione spettante al Commissario unico, oltre al rimborso delle spese di viaggio e di missione.

Sono fortemente in ritardo le procedure di liquidazione finalizzate alla definitiva estinzione degli Enti, alla dismissione del patrimonio e al pagamento delle passività esistenti. È fondamentale, inoltre, favorire il contenimento delle spese di gestione dei beni immobili delle Comunità, per i quali i Comuni possono avanzare proposte di valorizzazione. Per queste ragioni è necessario accelerare le procedure di liquidazione al fine di non sprecare ulteriormente risorse pubbliche, in particolare in questa fase in cui è necessario destinare le risorse a far ripartire la nostra economia”.

Lo chiedono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in un’interrogazione rivolta al presidente Emiliano sulla estinzione delle soppresse Comunità Montane. 

Ad oggi, in capo all’Organo di liquidazione permangono ancora attività residue da espletare nelle restanti Comunità montane, finalizzate all’effettivo subentro della Sezione regionale Enti Locali, che richiedono ulteriori adempimenti, in particolare di natura contabile-finanziaria.

“Il ritardo nell’iter di liquidazione coinvolge anche le procedure di trasferimento di proprietà di alcuni immobili delle Comunità, come il complesso immobiliare della “Masseria Pilota Agropolis” in agro di San Giovanni Rotondo, su cui abbiamo già presentato una interrogazione, e  che rientra tuttora sotto la gestione della soppressa Comunità Montana del Gargano.

Una struttura che andrebbe valorizzata, mentre risulta in stato di degrado e incuria nonostante le ingenti somme spese per gli interventi di manutenzione e custodia dell’immobile e per i costi derivanti dagli oneri fiscali e tributari gravanti sul bene. Si pensi, ad esempio, che solo per l’annualità 2018 la spesa complessiva della Comunità Montana del Gargano per IMU e TASI è stata pari a quasi 54 mila euro e più di 91 mila euro sono stati spesi per l’espletamento del servizio di vigilanza diurna e notturna. Per questo – concludono i pentastellati – chiediamo al presidente Emiliano di conoscere quali azioni si intendono adottare per garantire la celere conclusione delle residue attività di liquidazione e consentire la dichiarazione di estinzione delle soppresse Comunità Montane. La Regione non può permettersi un ulteriore spreco di risorse pubbliche”.