Come preannunciato durante l’emergenza Covid, la Regione ha deciso di potenziare la rete della terapia intensiva e subintensiva in Puglia. In particolare verranno formalmente riaperti i reparti di rianimazione in alcuni ospedali di base e saranno potenziati, raddoppiandoli, i reparti in maniera equa su tutto il territorio regionale.
«Abbiamo proposto al Ministero una nuova strategia per rafforzare tutta la nostra rete ospedaliera,, cogliendo le opportunità concesse dal DL. 34/2020 fortemente voluto da tutte le Regioni italiane e in particolare dalla Puglia» spiega il presidente della Regione Michele Emiliano. In pratica si attua un superamento della logica del DM70 (il decreto che aveva obbligato alla riclassificazione come “ospedale di base” molti ospedali pugliesi) e vengono confermate le dotazioni preesistenti incrementandole.
In alcuni casi gli ospedali vengono dotati per la prima volta di reparti di terapia intensiva e sub intensiva che consentiranno di riprendere le attività chirurgiche elettive, cioè quella chirurgia programmata e non di urgenza. «Non è stato semplice ottenere questo risultato dal ministero della Salute, ma le nostre argomentazioni – rimarca Emiliano – hanno convinto il Ministero della Salute ad accettare il Piano ospedaliero proposto dalla Regione. Questo è il primo passo per il riequilibrio della distribuzione di tutti i posti letto previsti dal DM70».
«Il Coronavirus ha messo alla prova il sistema sanitario regionale ed i suoi professionisti di ogni ruolo che hanno dimostrato ai pugliesi – dice il direttore del Dipartimento Politiche per la Salute Vito Montanaro- di possedere uno spirito di squadra vincente.
Ci sono tutte le condizioni per migliorare le performance quantitative e qualitative. L’opportunità di integrare la rete ospedaliera, la rete territoriale e l’attività di prevenzione, grazie alla eccellente interazione con il Ministero della Salute, consegnerà ai pugliesi un sistema sanitario regionale capace di rispondere tempestivamente ai bisogni assistenziali».
Il rafforzamento della rete di terapia intensiva prevede di passare dai 304 posti letto della fase pre emergenza a un totale di 579 posti letto, con un incremento di 275 posti distribuiti sulla base della popolazione residente. Per la terapia semi-intensiva sono invece 282 i posti letto da riconvertire. In particolare in provincia di Foggia saranno allestiti 89 posti letto di terapia intensiva e 44 saranno rincovertiti in semi-intensiva; nella Bat saranno 56 i nuovi posti letto e 27 quelli riconvertiti; nel Barese saranno 180 le dotazioni di terapia intensiva e 88 quelle di semi-intensiva; nel Brindisino saranno 56 e 28; nella provincia di Taranto 83 i nuovi posti letto e 40 quelli riconvertiti; nel Leccese, infine, 114 e 56.
Da segnalare che anche ieri, sulla base dei 1.614 test effettuati non sono stati registrati contagi e decessi in Puglia. Nella regione vi sono ancora 71 casi positivi, mentre sono 3.942 i pazienti guariti.