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L’IMMUNOLOGA PUGLIESE VIOLA: “SE NON C’E’ SALUTE NON C’E’ ECONOMIA

“Se non c’è salute non c’è economia che funziona e viceversa”. Lo ha detto l’immunologa pugliese, Antonella Viola, in una intervista rilasciata a La Stampa. “Ma attenzione, se l’economia crolla non si pagano gli stipendi a medici e infermieri e non ci sono soldi per portare avanti la sanità pubblica”. La dottoressa Viola, ordinario di Patologia generale all’Università di Padova, propone provvedimenti pesanti in maniera scientifica per affrontare questa seconda ondata della pandemia. “Dobbiamo resistere almeno fino a giugno, e le misure dell’ultimo Dpcm vanno riviste. Intanto bisogna distinguere in base alla situazione degli ospedali e all’indice Rt. Dove è maggiore di 1,5 come in Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, bisogna chiudere tutto. Non c’è alternativa. nelle altre zone va fatta un’analisi sulla diffusione del virus. Occorre un approccio razionale, chiudendo quei luoghi che, in base al tracciamento dei mesi scorsi, si sono rilevati occasioni di contagio. Se il bar è ritenuto tale, lo chiudo. E non alle 18. Lo chiudo e basta. Se il cinema non lo è, allora lo lascio aperto. Sbagliato chiudere le scuole, solo l’Università va bloccata. Lasciare a casa studenti di primarie e secondarie è un fallimento che ha un alto costo sociale. E poi bisogna smetterla di dire che a dicembre arriverà il vaccino. Crea solo una falsa aspettativa”.