I «furbetti» del lockdown che, fermati dalle forze dell’ordine dichiarano il falso nelle autocertificazioni rischiano non solo le multe ma anche un processo penale per «falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, con conseguente segnalazione sul certificato penale». La pena prevista consiste in due mesi di reclusione, convertita in oltre duemila euro di multa. Lo ha stabilito la Cassazione. Se si viene sorpresi in giro senza giustificazione, meglio non mentire. Dichiarare la verità costa una sanzione amministrativa che, in misura ridotta, ammonta a 280 euro. Se il minore con meno di 14 anni mente non è possibile notificare un decreto penale di condanna; se ne ha di più, dovrà affrontare un processo penale davanti al Tribunale per i minorenni. Previste sanzioni anche per i genitori che non hanno potuto vigilare.
Per dare più tempo ai contribuenti di saldare i debiti con il settore pubblico, sono sospesi fino al 31 dicembre 2020 i termini per il versamento dalle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione. Sono dunque sospesi gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate per le imposte sui redditi, l’imposta regionale sulle attività produttive e sul valore aggiunto, oltre a quelli per il recupero delle somme dovute all’Inps a qualunque titolo. Si decade dal beneficio se non si provvede al pagamento di 10 rate durante il periodo di sospensione dei pagamenti dal 31 marzo al 31 dicembre.
Ci sarà una nuova rottamazione delle cartelle per aiutare le attività che hanno subito e stanno subendo i danni maggiori dalla seconda ondata della pandemia. Non si tratterà i di una pace fiscale, ma di una misura finalizzata ad aiutare coloro che, nei mesi scorsi, non hanno potuto pagare le rate per problemi di liquidità. Intanto il 10 dicembre 2020 scadono i termini per chi ha optato per il versamento totale delle rate del 2020 scadute e non ancora pagate. Impegno che, se non sarà rispettato, comporterà la perdita della definizione agevolata. Una proroga sarebbe auspicabile
Quando il datore di lavoro vessa il dipendente reiteratamente fino a ridurlo di uno stato di prostrazione psicofisica, il mobbing è punibile come stalking. L’ha stabilito la Cassazione ribadendo che «è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria»?
Un ente pubblico deve pagare i danni morali per la diffusione delle note professionali negative di una dipendente. Lo ha deciso la Cassazione condannando l’Inps a risarcire i danni ad una dipendente che chiedeva l’annullamento, l’accertamento dell’illegittimità del trattamento dei propri dati personali e la condanna dell’Ente e dello stesso Garante per la protezione dei dati personali.
Sono da rifare le domande di «Io lavoro», l’incentivo per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, la cui gestione è stata affidata all’Inps dall’Anpas. I richiedenti devono avere un’età compresa tra i sedici e i ventiquattro anni. A fini dell’accesso al beneficio è sufficiente che risultino disoccupati; se invece hanno già compiuto 25 anni di età, devono anche dimostrare che sono privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. Toccherà poi all’Inps calcolare l’importo del bonus in base all’aliquota contributiva datoriale indicata.
5000 euro di multa sono stati inflitti dall’Antitrust a Elda Viletto, una nutrizionista che promuoveva l’assunzione di determinati cibi per contrastare il COVID-19, sostenendo che erano in grado di bloccare l’ingresso del virus nell’organismo, lasciando quindi intendere al consumatore medio, che una dieta appropriata potesse essere sufficiente a prevenire il coronavirus. La dieta proposta dalla nutrizionista consisteva in un regime alimentare basato sull’assunzione di “cibi con proprietà antinfiammatorie” idoneo a mantenere il buon funzionamento del sistema immunitario necessario per combattere il coronavirus. Pur prendendo atto che lo scopo della promozione era di proporre una dieta per la prevenzione primaria, l’Antitrust ha giudicato i toni utilizzati fuorvianti per il consumatore che veniva indotto ad acquistare una consulenza nutrizionale nella convinzione di poter prevenire efficacemente l’infezione.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato nei confronti dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) una istruttoria che trae origine da una comunicazione inviata dalla stessa ANIA all’Autorità e relativa a un “progetto antifrode” nei rami vita (puro rischio) e danni, che prevede, tra l’altro, la realizzazione di banche dati e lo sviluppo di algoritmi comuni per determinare indicatori del rischio frode che le compagnie di assicurazioni potrebbero utilizzare sia nella fase liquidativa sia nella fase assuntiva.
Il «black Friday», il venerdì di super sconti concentrati in un solo giorno atteso per il 27 novembre potrebbe nascondere sgradite sorprese ai consumatori. Lo denuncia il Codacons che mette in guardia i consumatori della maratona degli acquisti che potrebbero nascondere insidie. Per consentire agli utenti di fare acquisti in tutta sicurezza ed evitare brutte sorprese, l’associazione ha realizzato un decalogo contenente le regole d’oro da seguire per difendersi da possibili truffe o raggiri. Tra i dieci consigli c’è quello di acquistate solo da siti Internet sicuri, protetti da sistemi di sicurezza internazionali, riconoscibili dalla presenza del lucchetto nella barra di indirizzo. Il Codacons consiglia di comprare solo da venditori sicuri, confrontando i prezzi, sia nei negozi che on line. Attenzione quindi agli sconti troppo elevati. È poi bene controllare che sia riportato oltre al prezzo iniziale del prodotto anche quello finale, comprensivo di spese di spedizione o tasse.