Menu Chiudi

REGIONE PUGLIA BOCCIATA DAL TAR. LE SCUOLE RESTANO IN PARTE APERTE

Il Tribunale amministrativo regionale ha dichiarato improcedibile l’istanza cautelare. Per i giudici l’ordinanza impugnata ha perso efficacia dopo l’entrata in vigore del Dpcm.

Le scuole in Puglia restano aperte. Almeno in parte. Lo ha deciso il Tar della Puglia, che ha appena depositato la decisione. Respinta l’istanza della Regione. Rimane invece in vigore la seconda ordinanza con la possibilità di scelta tra didattica a distanza e lezioni in presenza.

Contrariamente a quanto ipotizzato ieri il Tar non è entrato nel merito, ma ha emesso un’ordinanza dichiarando improcedibile l’ordinanza numero 407 della Regione Puglia, con cui è stata disposta la didattica a distanza per tutte le scuole ad eccezione di quelle per l’infanzia. Ma secondo i giudici il provvedimento regionale «ha perso efficacia a seguito dell’entrata in vigore del Dpcm» del 3 novembre che «è inequivoco – si legge nell’ordinanza del Tar — nel limitare l’efficacia delle misure regionali – più restrittive rispetto alle misure statali di contenimento del rischio epidemiologico – fino al momento dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri».

I giudici fanno anche presente che «le nuove prescrizioni regionali – efficaci dal 7 novembre al 3 dicembre 2020 – non sono state oggetto d contestazione a mezzo di motivi aggiunti». Il Tar conclude ravvisando «i presupposti per la declaratoria di improcedibilità dell’odierna domanda cautelare» e sottolineando che «le misure urgenti adottate dalla Regione Puglia pr contrastare l’emergenza epidemiologica Covid-19» sono «ora adottate dal nuovo provvedimento».