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DECRETO RISTORI, 33 MILIONI DI EURO IN ARRIVO PER I COMUNI PUGLIESI

«Grazie al decreto ristori-ter, entro fine mese i comuni pugliesi riceveranno 33 milioni di euro per aiutare con buoni spesa i cittadini in difficoltà. Come a marzo scorso, nella fase più critica dell’emergenza, dal governo arrivano risposte concrete e immediate». Ad annunciarlo è Giuseppe Brescia, presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera e deputato pugliese del Mo­vimento 5 Stelle. «A Bari – precisa – arriveranno circa 2 milioni di euro, saranno circa 9,6 in tutta la provincia; 6,6 milioni andranno in provincia di Lecce e 4,5 nella provincia di Taranto. Finti poveri, furbetti e approfittatori sappiano che lo Stato è più forte, come dimostrano i tanti controlli della Guardia di Finanza».

Sul decreto ristori arriva, però, una proposta correttiva. A sollecitarla è il consigliere regionale del Pd Ruggiero Mennea: «le attività di vendita al dettaglio di abbigliamento per neonati e bambini vanno inserite nel decreto, in quanto rientrano tra quelle colpite dalla crisi legata alla pandemia da Covid-19». La richiesta è arrivata al sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessia Morani ed è motivata dal fatto che la pandemia «ha colpito moltissime attività di commercio al dettaglio, soprattutto quelle di abbigliamento a causa dei mancati guadagni relativi al segmento cerimonie della scorsa primavera-estate, tanto che il Governo le ha incluse tra i beneficiari dei ristori previsti nei relativi decreti. Sono rimaste escluse però le attività specializzate in vendita al dettaglio di abbigliamento neonati e bambini, parificate a quelle di alimenti, farmaci o beni di prima necessità».È rimasto però escluso, appunto, il segmento per nascituri e neonati.