La mattina dell’ 11 gennaio del 2009, Alessandro Ciavarrella uscì di casa, dicendo di doversi incontrare con alcuni amici vicino a un bar. Ma non si presentò mai a quell’appuntamento. Aveva appena 16 anni. Un buco nero che, dodici anni dopo, non è stato colmato a
Monte Sant’Angelo. Rosa Guerra continua a cercare la verità sulla scomparsa di suo figlio. Due ragazzi, poco più grandi di Alessandro,, furono indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Ma l’inchiesta è finita in un nulla di fatto. L’associazione ‘Penelope’ – sempre in prima linea accanto alle famiglie delle persone scomparse – chiede alla Procura di Foggia di effettuare l’esame del dna sui resti ossei trovati tempo fa a Mattinata, ipotizzando possano appartenere ad Ciavarrella.