Giro di vite della Regione Puglia sulla spesa farmaceutica: la Giunta Emiliano ha dato mandato ai direttori generali delle Asl di potenziare i controlli sui medici prescrittori, verificando che vengano rispettate le linee guida regionali e nazionali sull’appropriatezza prescrittiva dei medicinali. In particolare, la Regione chiede ai manager sanitari verifiche su alcuni farmaci per i quali nel corso del 2020 “risulta essere stato registrato un marcato scostamento nei consumi rispetto alla media nazionale”, quali: Omega-3-trigliceridi inclusi altri esteri e acidi (+37% rispetto alla media italiana); antibatterici per uso sistemico; inibitori della pompa protonica (+22% rispetto alla media nazionale); anti infiammatori (+62,5% rispetto alla media nazionale); farmaci di natura sintetica o biotecnologica. I controlli scatteranno nelle prossime settimane e saranno avviate dai direttori generali delle singole Asl. Praticamente le verifiche serviranno ad accertare se i farmaci che in Puglia più che altrove vengono consumati siano prescritti sempre dietro un’attenta valutazione clinica del paziente. A maggio per l’azione di contenimento della spesa farmaceutica erano arrivate buone notizie. Secondo l’Aifa, nel 2019, la Puglia è rimasta sotto, seppure di poco, il limite di spesa fissato al 7,96% rispetto al totale del fondo sanitario regionale. La spesa pugliese complessiva è di circa 600 milioni, pari al 7,94%, 1,2 milioni sotto il limite. Il tetto nel 2018 era stato superato di circa 10 milioni di euro, mentre nel 2017 c’era stato uno sforamento di circa 57 milioni di euro.
Regione – FARMACI, STRETTA SULLE PRESCRIZIONI
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