Il progetto Mare Museo prevede la realizzazione di 2 percorsi archeologici subacquei con musealizzazione di due siti. Uno consentirà ai sub di conoscere la storia del relitto denominato delle “Tre Senghe”, una nave oneraria Romana del II sec. a.C. e del suo carico di circa 900 anfore. L’altro permetterà di conoscere la storia del relitto denominato “delle Piastre” (una nave del XVII sec.), seguendo come linee guida punti significativi come ancore, vasellame, reperti lignei e piastre di rame.
Quando sente dell’intervento volto ad incrementare la valorizzazione della cultura del mare e del progetto di cui rendiamo conto accanto, il Sindaco delle Isole Tremiti, Antonio Fentini,quasi sobbalza per l’incredulità. Chiede ulteriori dettagli e, appreso del progetto di altri percorsi subacquei, in aggiunta a quello esistente verso il piroscafo garibaldino Lombardo, non può fare a meno di evidenziare che “appare strano che il Parco Nazionale del Gargano commissioni un progetto che dovrebbe essere realizzato alle Isole Tremiti, senza l’approvazione del Comune. Ignoro del tutto, quindi, di cosa si tratti”.
“Abbiamo un Ufficio Tecnico, che realizza i progetti. Abbiamo un bravissimo architetto che se ne occupa”, continua il sindaco e aggiunge anche un esempio. “Per quanto concerne il percorso subacqueo che conduce al Lombardo, siamo stati noi a partecipare alla gara, ci siamo aggiudicati un finanziamento ministeriale e, poi, è stata proprio MarlinTremiti a realizzarlo”.
Questo è, in assoluto, la prima opera di musealizzazione di un sito archeologico subacqueo in Italia.
Si apprende la storia del piroscafo utilizzato da Giuseppe Garibaldi per la spedizione dei Mille. 19 pannelli esplicativi sistemati su appositi sostegni descrivono le caratteristiche, i reperti adagiati sul fondo e la storia che lo ha portato all’affondamento alle Tremiti. Il primo cittadino rivendica, con soddisfazione, i risultati che sta conseguendo per rendere le Tremiti affascinanti anche dal punto di vista culturale. “Stiamo realizzando la messa in sicurezza e la ristrutturazione di tutta l’isola di San Nicola, cioè della parte storica, attraverso un finanziamento da 20 milioni di euro che abbiamo ricevuto dal MiBACT”. Più nel dettaglio, si tratta di “18 progetti, in 4 macroaree, dalla Marina al Porto, passando per il Pianoro e l’Abbazia. Sono già partiti i primi 4 lavori, ne abbiamo appaltati altri 5-6 e contiamo di appaltare i restanti entro la fine del 2021. Così facendo, San Nicola diventerà un polo da visitare, un’isola che offrirà spunti culturali”. C’è anche altro, che il sindaco Fentini riferisce. “Siamo partiti con la bonifica dell’isola di Pianosa. Essa è interessata da numerosi residuati bellici della Seconda Guerra Mondiale, ma adesso abbiamo ottenuto un finanziamento dalla regione Puglia, di 250.000 euro all’anno per 3 anni, dopo una lunghissima e interminabile trafila burocratica”.
Lo stato dell’arte? “Abbiamo concluso la prima fase – risponde -, cioè quella del rilevamento dei materiali ferrosi dal fondale fino a 50 metri di profondità.
Stiamo iniziando la seconda, che prevede la verifica di ciò che è stato rilevato in precedenza, con i sub stavolta, per distinguere ciò che è solo ferraglia da quelli che, invece, sono gli ordigni inesplosi”.
Da ultimo, seguirà una terza fase: “quella dell’eliminazione delle mine, magari facendole brillare laddove ce ne fosse la possibilità”.
Un’operazione che deve ancora completarsi, quindi, però il sindaco Antonio Fentini sta cercando di organizzare i passaggi successivi.
Non ha tralasciato le interlocuzioni istituzionali e anticipa che “d’accordo col Parco Nazionale del Gargano, ne ho già parlato con il presidente Pasquale Pazienzainfatti, vedremo di organizzare gite culturali e scientifiche, per portare gruppi di turisti a visitare anche quest’isola, che è riserva integrale”, conclude.
matteo fidanza
l’attacco