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BONUS TV 2021/ IPOTESI DI AUMENTO DELL‘INCENTIVO PER CAMBIARE APPARECCHIO. COME FUNZIONA

Il bonus tv potrebbe diventare più ricco. La possibilità è stata illustrata dal ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, durante l’audizione del 17 marzo alla Commissione Trasporti della Camera. «Suggerisco alla Commissione una riflessione rispetto all’opportunità di rafforzare l’incentivo per l’adeguamento del parco televisori delle famiglie», aveva detto il ministro, e questo in vista dello spegnimento dei vecchi televisori quando si avrà il passaggio al nuovo sistema della tv digitale. L’attuale agevolazione di 50 euro, cominciata il 18 dicembre 2019 e con termine alla fine del 2022, è rivolta a coloro intenzionati all’acquisto di televisori e decoder idonei alla ricezione di programmi tv con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC), standard che saranno operativi a partire da metà del 2022. Ecco cosa si deve sapere per arrivare pronti all’appuntamento con un televisore è predisposto per il nuovo «switch» tecnologico.

Il Bonus TV

Il Bonus TV, con valore fino a 50 euro, è un’agevolazione per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVB T2/HEVC) che, come detto, diventeranno operativi a partire dalla metà del 2022. Il Bonus serve anche per l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare. L’agevolazione è disponibile fino al 31 dicembre 2022, a meno che si esauriscano prima le risorse stanziate. Pericolo, va detto, al momento scongiurato dato che in un anno sono stati erogati “solo” 15 milioni di euro in bonus su 150 milioni circa di stanziamento.

Chi ha diritto al Bonus TV

Il Bonus TV è rivolto a tutti coloro che entro la fine del 2022 acquisteranno una tv compatibile con la nuova tecnologia, o un decoder, avranno diritto a uno sconto sul prezzo, purché siano residenti in Italia e abbiano un’ISEE inferiore ai 20 mila euro. I bonus consistono in uno sconto di massimo 50 euro applicato direttamente dal venditore sul prezzo del televisore o del decoder.

Come si richiede il Bonus TV

Il bonus viene erogato direttamente sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato. Per ottenere lo sconto, si deve presentare in negozio la richiesta

dichiarando di essere residenti in Italia e di appartenere a un nucleo familiare di fascia ISEE che non superi i 20.000 euro e che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del bonus. I dati raccolti saranno trattati in conformità alla normativa sulla privacy . Come detto, per verificare se un TV o un decoder rientrano tra i prodotti per i quali è possibile usufruire del bonus il Mise ha fornito una lista di prodotti “idonei”.

La nuova tecnologia DVB T2

Prima di ogni altra cosa è bene spiegare che DVB T2, letteralmente “digital video broadcasting T2”, è la sigla che indica la nuova tecnologia ricettiva. Il passaggio a questa nuova realtà televisiva è già cominciato nel 2020 e terminerà nel giugno 2022, quando definitivamente lasceremo l’attuale standard di trasmissione televisivo DVB T1 per il DVB T2. Come accadde con l’addio all’analogico, anche questa volta i vecchi televisori dovranno essere sostituiti.

Il perché dell’aggiornamento

Alla base del nuovo standard di trasmissione del segnale tv c’è la liberazione delle frequenze mobili della banda 700 (compresa tra i 694 e i 790 MHz), indispensabili per la rete mobile 5G, quella che consentirà connessioni molto veloci con un notevole miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione. Con il nuovo standard e il cambiamento delle frequenze, i televisori non adeguati saranno incapaci di trasmettere i segnali, è dunque fondamentale per poter continuare a vedere la televisione adeguare in tempo il proprio apparecchio o cambiarlo del tutto, magari usufruendo del Bonus TV.

Come sapere se si deve cambiare il tv

Per sapere se il proprio televisore è predisposto alla nuova tecnologia o se invece si deve cambiarlo si può controllare sul retro dell’apparecchio se vi è la dicitura DVB T2 o H265/HEVC. Un altro modo per scoprire se il nostro apparecchio è pronto per il passaggio è fare una sorta di test di compatibilità con il nuovo standard DVB T2. Basta sintonizzarsi sul canale 100 (canale di test Rai) o sul canale 200 (canale di test Mediaset): se sullo schermo appare la scritta Test HEVC Main10 significa che il proprio televisore sarà in grado di ricevere il nuovo segnale tv anche dopo che il passaggio alla nuova tecnologia sarà ultimato nel 2022. Se invece non si visualizza il messaggio il televisore in questione potrebbe non essere abilitato al nuovo standard. Prima di gettare la spugna, però, è necessario risintonizzare tutti i canali e dopo rifare il test di cui sopra.

Dal DVB T1 al DVB T2

La road map tracciata dal Ministero dello Sviluppo Economico prevede una prima fase, con l’attivazione della codifica MPEG-4 (disponibile anche sui TV di prima generazione) a partire dalla fine del 2021. Questo passaggio troverà la maggioranza dei TV in circolazione già compatibili con la modifica. L’attuazione però varierà da regione a regione: – dall’1 settembre 2021 al 31 dicembre 2021 nell’Area 2 (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano) e nell’Area 3 (Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza); – dall’1 gennaio 2022 al 31 marzo 2022 nell’Area 1 (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna); – dall’1 aprile 2022 al 20 giugno 2022 nell’Area 4 (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche). La seconda fase prevede invece il passaggio completo allo standard DVB T2 (con codifica H. 265 o HEVC) che riguarderà tutta Italia tra il 21 e il 30 giugno 2022. Entro questa data, tutte le emittenti televisive lasceranno le vecchie frequenze per passare alle nuove. A differenza di ciò che accadde con il passaggio dall’analogico al digitale, questa volta non ci sarà un periodo di trasmissione parallela delle due tecnologie.

I modelli di TV compatibili

Generalmente i modelli di TV acquistati dopo il 1° gennaio 2017 sono compatibili con lo standard DVB T2 (qualcuno anche tra quelli venduti dal 2013). Aumenta il rischio di incompatibilità negli apparecchi comprati dopo il 2017 se sono marchi di minore importazione, di fascia bassa o di piccolo formato. Per verificare che un TV o un decoder rientrino tra i prodotti per i quali è possibile usufruire del bonus, il Mise ha predisposto una lista di prodotti “idonei”.

In caso di antenna condominiale centralizzata

Nei condomini e, più in generale, in tutti gli impianti canalizzati potrebbe essere necessario riconfigurare la centrale di antenna per filtrare correttamente i nuovi canali che si attiveranno. La procedura, infatti, prevede la revisione del sistema di assegnazione automatica dei canali (LCN).

Massimiliano Jattoni Dall’Asén

corrieredellasera