Menu Chiudi

Vieste – PER TUTELARE LA NIDIFICAZIONE LA LIPU CHIEDE DI BLOCCARE I TAGLI DI ALTRI ALBERI

Dopo l’abbattimento dei pini in piazzale Paolo VI e la piantumazione dei lecci, si torna a parlare di tagli arborei. Lo fa la LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, che ha inviato una lettera all’Amministrazione Comunale e ai Carabinieri forestali, a firma del delegato provinciale Vincenzo Cripezzi. Nella missiva si chiede il blocco di ulteriori tagli di alberi  “a tutela e ai sensi di legge sulle nidificazioni in atto, esposto sui tagli effettuati“. 

Malgrado le vertenze della scorsa estate per questioni di pari oggetto, questa Amministrazione comunale sta procedendo ancora al taglio di essenze arboree nell’ambito della propria area urbana apparentemente senza i requisiti minimi di correttezza”, è l’inizio della lettera. Si ricorda anche che un’analoga istanza era stata presentata l’8 giugno del 2020 e trasmessa ai medesimi destinatari: “In quell’occasione i tagli furono bloccati, per quanto poi eseguiti alcuni mesi dopo“.

“Già nella mattina del 29 marzo – prosegue la missiva – tra le 9.30 e le 10.00, in occasione di 4 abbattimenti in piazzale Moro la scrivente telefonava alla Polizia Locale di Vieste e di rimando al Comune in indirizzo, interloquendo con il funzionario comunale La Tosa. Questi rappresentava la regolarità dell’intervento e la disponibilità a fornire documentazione senza tuttavia anticipare alcuna giustificazione sulla necessità di procedere in via d’urgenza in questo particolare periodo, riproduttivo per numerose specie di uccelli. Si apprendeva che i tagli continuavano fino al 31 dello stesso mese con l’abbattimento di 15 alberi in via Quasimodo e via Montale. Alla mattinata odierna (riferita al 12 aprile, ndr) si apprende ancora di ulteriori tagli (senza alcuna apposizione di tabelle di cantiere) a cura di una ditta incaricata dal comune che, tuttavia, non sembra fosse nemmeno munita di carteggi autorizzativi”.

“I pini domestici (Pinus pinea) di età avanzata (qualche decennio) interessati dai tagli, in tale periodo ospitano la nidificazione di numerose specie di uccelli selvatici, in gran parte protette (Verzellini, Verdoni, Tortore dal collare, Cinciarelle, Cinciallegre, Cardellini, ecc). La normativa vigente di cui alla Legge 157/92, art 21, comma 1, lett “o” predica il divieto di distruzione di uova e nidi di uccelli in periodo riproduttivo, per altro indipendentemente dallo status di specie protetta eventualmente coinvolta, che rappresenta solo una aggravante. A ciò si integrerebbe il Codice penale di cui agli artt. 635 e 544. Con la precitata nota dello scorso anno e con la presente, le figure responsabili dell’Amministrazione in indirizzo hanno assunto e assumono ogni piena consapevolezza e quindi responsabilità di carattere penale in relazione alle conseguenze derivanti dai tagli in epigrafe, quanto meno per le ragioni accennate (pieno periodo di nidificazione)”. 

“Ove questa iniziativa derivasse da esigenze improcrastinabili di incolumità pubblica, al punto tale che dopo anni questi alberi (tutti e improvvisamente?!?!) siano pericolosi e da non poter (quanto meno) rimandare tale operazione al periodo post riproduttivo (ottobre), tale situazione dovrebbe essere accertata e dimostrata da una perizia, con relativa relazione di un fitopatologo. Poiché di parte, tale perizia dovrebbe essere resa, per ovvie ragioni, preventivamente disponibile alla cittadinanza affinché possa eventualmente contro dedurre. Di tutto ciò non si ha notizia alcuna”, ha aggiunto il delegato della Lipu.

In conclusione la LIPU chiede “all’Amministrazione comunale di Vieste di sospendere tutti i tagli previsti, almeno fino al periodo post riproduttivo onde evitare danni ulteriori alle nidificazioni in atto, di conoscere, altresì, copia in formato digitale di tutti gli eventuali progetti di riqualificazione e/o di messa in sicurezza e/o di determinazioni dirigenziali alla base di tutti i tagli effettuati e previsti, ivi comprese perizie (se presenti) inerenti lo stato di salute e/o relativa pericolosità delle essenze arboree coinvolte e/o relazioni del caso. Tale richiesta è da intendersi ai sensi delle vigenti leggi, anzitutto sull’accesso alle informazioni di carattere ambientale. Anzi, nel rispetto dei criteri di trasparenza della Pubblica Amministrazione nei confronti della pubblica opinione, si chiede che tale documentazione sia resa liberamente accessibile su apposito link del sito web del comune”. 

Inoltre si chiede a Polizia Locale e Carabinieri forestali di “verificare la rispondenza degli atti e dei tagli già eseguiti rispetto alla legittimità (anche in ordine all’eventuale carattere di “improcrastinabilità”, oggettivo e “dimostrabile)” per quanto esposto”.

lettera-LIPU-nuovi-tagli-pini-Vieste