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CASA IN PUGLIA: NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2021 COMPRAVENDITE LIEVEMENTE IN AUMENTO. FERMI I PREZZI RICHIESTI PER GLI IMMOBILI IN AFFITTO

Osservatorio sul mercato residenziale di Immobiliare.it

+14% i costi delle locazioni in provincia di Barletta-Andria-Trani

Il primo trimestre del 2021 si è chiuso con un bilancio positivo per quanto riguarda i valori immobiliari in Puglia: secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it sul mercato residenziale della regione infatti si è registrato un aumento dello 0,7% dei prezzi di compravendita mentre sono rimasti stabili i valori degli immobili in affitto.

Per comprare casa in Puglia, a marzo 2021 la cifra media richiesta è stata di 1.315 euro al metro quadro, mentre per gli affitti il costo al metro quadro è stato di 7 euro.

Diversa è la situazione quando si osservano i trend dei capoluoghi di provincia. La città più cara in cui comprare o affittare rimane Bari, con la cifra record di 1.863 euro al metro quadro (+1,3% nel trimestre), ma se si guarda alla relativa provincia i costi scendono notevolmente registrando un costo medio di 1.409 euro/mq. Per quanto riguarda le locazioni, Bari segnala una crescita dell’1,1% in città (8,8 euro) e dell’1,7% in provincia (6,1 euro).

Per quanto riguarda le compravendite e i prezzi medi richiesti da chi vende casa è stata la provincia di Brindisi a registrare il maggiore aumento dei valori, con un +4,3% su base trimestrale. È quella di Lecce, invece, la provincia pugliese che ha visto scendere di più i prezzi da dicembre a marzo, dell’1,7%.

Sul fronte locazioni, nel trimestre il mercato immobiliare è stato più movimentato di quello delle compravendite. Importanti sono stati i trend di crescita in alcune città e province, come ad esempio quella di Barletta-Andria-Trani, dove si è registrato un aumento percentuale di quasi 14 punti, portando il canone medio di affitto a 8,20 euro/mq. Anche nella città di Brindisi i canoni di locazione sono aumentati molto (+7,2%). Tra i centri che invece hanno visto i prezzi scendere di più, si segnalano la provincia di Lecce (-5,9%), quella di Brindisi (-5,2%) e la città di Trani (-4,2%).