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VIESTE/ LORENZO SPINA DIANA: “IL PENSIERO CORRE IN AZIONE”





La politica si fonda sulla parola. E se la parola non ha valore, la politica non ha valore.

Ma se è così, perché siamo disposti ad accontentarci di piccole prebende oggi piuttosto che di grandi iniziative per il domani?

Davvero siamo convinti che si possa sacrificare la dignità in nome di un circolo d’élite?

Davvero siamo convinti che basti un marciapiede nuovo o una rotatoria abbellita a festa per farci credere che vada bene così?

Davvero siamo disposti a pagare sempre di più pur di avere un parcheggio sicuro sotto casa o un’essenza arborea al posto di un’altra?

Non erano già nostri diritti quelli che poi sono stati tassati?

Se è così, allora questa spirale va spezzata. Se vogliamo tornare ad esseri liberi ideologicamente, se vogliamo essere pronti ad affrontare il cambiamento che ci attende, allora dobbiamo dire BASTA!!!

Per poter essere all’altezza di questo compito è necessario cominciare ad affrontare e risolvere i temi che sono F O N D A M E N T A L I per la crescita del nostro paese, a cominciare dalle pratiche ingiuste che si annidano nel mondo del lavoro.

Non sono pochi a credere che sia ancora possibile per un nuovo movimento politico affermarsi e diventare decisivo, ma occorre uno scatto in avanti, per arginare l’onda immorale della politica clientelare e ridurre il solco delle disuguaglianze sociali.

Questa città non merita la voragine in cui la democrazia è inconsapevolmente scivolata.

Il voto non è solo un diritto, è una scelta!
L’impegno civico del cittadino non può essere svilito al punto di dover decidere se votare o non votare. L’elettore ha diritto di scegliere per chi votare.

Per colmare questo vuoto di democrazia, per evitare che il mandato di rappresentanza sia irrimediabilmente circoscritto alla sola maggioranza, abbiamo il dovere e la responsabilità di costruire un proposta politica nuova, che garantisca partecipazione, che tuteli le categorie più deboli e che assicuri un sistema politico democratico, nel quale il Consiglio comunale sia espressione di tutti, non di una parte dell’elettorato.

Superare i personalismi e gestire la paura, governando il cambiamento, è possibile.

E’ l’unica strada da percorrere per alzare necessariamente e responsabilmente l’asticella della qualità della politica propria di ogni comunità. Se invece ci accontenteremo dello status quo, se ci faremo vincere dall’inerzia, se ci mancherà la dovuta aspirazione, se ignoreremo il piacere della decisione, non potremo certo aspettarci di veder migliorata la situazione. Sarà una sconfitta sociale, politica e morale.

LORENZO SPINA DIANA