Una trentina di persone, tra cui diversi bambini, hanno partecipato alla raccolta di rifiuti di plastica abbandonati nella pineta grande di Siponto organizzata e promossa dall’associazione Plastic Free di Foggia. Tra loro anche i volontari della Croce Rossa Italiana Comitato di Manfredonia giunti sul posto non solo per garantire il pronto intervento sanitario nel caso ve ne fosse stato bisogno, ma per unirsi materialmente all’iniziativa a favore della magnifica e disgraziata pineta, unico polmone verde per i sipontini, abbandonata ad una colpevole incuria riconducibile all’inerzia dell’amministrazione comunale che pure l’ha voluta acquisire in gestione diretta.
«In poco più di un’ora, setacciando non più di 500 metri della pineta su ambo i lati della linea spartifuoco – commenta il referente Plastic Free Foggia, Alessandro Scolozzi – abbiamo riempito 72 sacchi di rifiuti di plastica: bottiglie, piatti, bicchieri, cassette di polistirolo. Ma nella pineta c’è di tutto, non solo plastica. Disseminati nella vegetazione ci sono altri tipi di rifiuti come le bottiglie di vetro che abbiamo comunque raccolto e accatastato nel punto concordato con l’Ase di Manfredonia. Ringraziamo l’Azienda dei servizi ecologici per aver assicurato il ritiro dei sacchi e il Comune di Manfredonia per le autorizzazioni necessarie. C’è ancora molto da fare, ma oggi – ha concluso Scolozzi – abbiamo dato un segnale importante anche ai primi turisti e villeggianti che sono transitati davanti alla nostra postazione per raggiungere la spiaggia nella piacevole domenica di sole e che hanno apprezzato l’iniziativa». Le prossime potrebbero riguardare anche il litorale della Riviera Sud che si dipana dagli ultimi lidi di Siponto verso la foce del Candelaro: una costa sabbiosa bella e selvaggia, tratteggiata in più punti da dune che la legano alla pineta, dalle enormi potenzialità lasciate altrettanto colpevolmente in embrione. «Tutto tempo perso» ha detto un
ragazzo passando, mentre faceva jogging: ennesima conferma che occorre lavorare tantissimo anche sul fronte dell’informazione e dell’educazione ambientale rivolte alla popolazione senza alcuna distinzione d’età. Esiste il luogo comune di attribuire ai più giovani la colpa di sporcare e abbandonare rifiuti ovunque, un malcostume che in realtà appartiene anche se non soprattutto agli adulti, le stesse persone che, viaggiando, riescono persino a provare piacere e ad apprezzare l’ordine e il decoro che regnano in località che sembrano appartenere ad ima diversa Italia, persone cui manca civismo e cultura del RISPETTO.
Maria Anna Vitulano