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DAL 16 GIUGNO LA MATURITA’ “LIGHT”. L’ESAME IN VERSIONE PANDEMIA CON LA SOLA PROVA ORALE

Il 16 giugno prossimo. È la data segnata da 540.024 studenti e stu­dentesse italiane che da quel giorno affronteranno gli esami di matu­rità. «Esamini», in realtà, in mo­dalità light, come lo scorso anno a causa del Covid che morde meno, ma morde sempre. Ci sarà una prova orale e niente scritti, con i ragazzi scelti per l’interrogazione in ordine al sorteggio della lettera dell’alfabeto in programma lunedì prossimo. Saranno previsti proto­colli di sicurezza, anche se molti maturandi sono vaccinati almeno con la prima dose, quindi distanze e mascherine obbligatorie per la pri­ma tra le prove più importanti della vita.

UN PO’ DI STORIA Era il 1923 in pieno regime fascista e il primo a introdurre l’esame di maturità è stato Giovanni Gentile, all’epoca ministro dell’Istruzione. Un incubo con quattro prove scritte e quella orale che si basava sull’intero pro­gramma degli ultimi tre anni. Da allora la maturità è cambiata spesso fino a impattare, nel 2020, contro il virus e il lockdown.

NIENTE SCRITTI Prevista solo una prova orale che comincerà dall’elaborazione di elaborato consegnato a fine maggio dagli stu­denti, tenendo conto delle infor­mazioni contenute nei curriculum dei candidati. Ci sarà spazio per le discutere delle eventuali esperienze scuola-lavoro e si darà importanza anche alle conoscenze di educa­zione civica.

IN PRESENZA – La modalità vi­deoconferenza è prevista solo in determinati casi previsti espressamente dal protocollo di sicurezza. Riguarderà i candidati ricoverati in ospedale e i detenuti, ma anche gli studenti che per motivi di salute o di sicurezza non possono lasciare il proprio domicilio, per esempio quelli in quarantena. Infine si do­vranno tenere d’occhio le condi­zioni epidemiologiche a maggior ragione se per vari motivi nella scuole non si possono applicare le misure di sicurezza.

MASCHERINE E DISTANZE –  Il protocollo di sicurezza, pre se adeguato a maggio scorso, prevede in linea di massima le stesse misure del 2020. Mascherina chirurgica (vietate le altre, sconsigliate le FFp2) e distanza di due metri tra studenti e commissione. Un solo accompagnatore e si dovrà arrivare a scuola con almeno 15 minuti di anticipo e andar via immediata­mente dopo la conclusione dell’esa­me.

PUNTEGGI E CREDITI – Il punteggio massimo resta di 100/100 e in sede di valutazione globale si potrà aggiungere la lode. Per i crediti gli studenti possono aver accumulato fino a 60 punti negli ultimi tre anni, guadagnandosi un bonus extra di 5 punti. Questi saranno assegnati di­rettamente dalle commissioni ai più bravi. Le commissioni, benin­teso, sono formate da docenti in­terni, con il presidente esterno. Per questioni legate al lockdown dei mesi scorsi la partecipazione alle prove Invalsi non è più un requisito di accesso e non c’è neanche l’ob­bligo dell’aver rispettato un certo numero di ore di alternanza scuo­la-lavoro.

LA NOVITÀ CURRICULUM – Èun documento introdotto nel 2015 che raccoglie informazioni su com­petenze, certificazioni ed esperien­ze accumulate nei 5 anni di su­periori. Tramite una paiattaforma predisposta dal ministero per la prima volta il curriculum sarà ar­ricchito da altre attività (pur se non sono mancate polemiche e dubbi) svolte al di fuori del percorso sco­lastico, tipo sport e volontariato.

SPORTELLO INFORMAZIONI –

Sul sito www.istruzione.it/esami-di-stato ci sono domande e ri­sposte a tutte le principali questioni che riguardano questo «strano» esa­me di maturità, edizione 2021, se­condo anno di pandemia.