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PIANO CASA / IL GOVERNO RINUNCIA A IMPUGNARE LA LEGGE PUGLIESE. VALE FINO AL 2022.

Il Piano casa pugliese non verrà messo in discussione dal governo na­zionale con una impugnazione. Esulta per questa scelta di Palazzo Chigi il consigliere regionale Fabiano Amati (Pd): «Il Cdm – spiega – ha deliberato la rinuncia all’impugnativa dinanzi al­la Corte costituzionale sulla legge di proroga del Piano casa per il 2021. La decisione riporta il sereno nel settore dell’edilizia e su uno strumento che assicura lavoro, riduzione di spreco di suolo e legalità. Ho già depositato la proposta di proroga per il 2022. Ringrazio i ministri Franceschini e Gelmini, assieme ai parlamentari Lo­sacco e D’Attis, per la leale collaborazione tra Stato e Regione».

Il mondo dei costruttori ritrova se­renità per le proprie attività. Nicola Bonerba, presidente di Ance Puglia: «Siamo finalmente usciti dal limbo dell’incertezza normativa e di questo ringraziamo i parlamentari e i con­siglieri regionali pugliesi che si sono attivati per raggiungere l’importante risultato. Il “Piano Casa” si sta di­mostrando una misura estremamen­te efficace per intervenire sul patri­monio abitativo pugliese. La snellez­za dello strumento e l’opportunità di demolire e ricostruire edifici resi­denziali ampliando le volumetrie, sta rendendo possibile questa trasforma­zione urbanistica epocale, contri­buendo al rilancio del settore edile. Di sicuro, parte della nuova occupazio­ne creata tra marzo 2019 e marzo 2021, pari a oltre 1.250 unità, è merito di questa misura che auspichiamo pos­sa divenire strutturale». Per il de­putato dem Alberto Losacco con la rinuncia del Cdm «si è così salvata una legge che guarda alla riquali­ficazione urbanistica, all’efficientamento energetico degli immobili, al recupero di quelli abbandonati, alla riduzione del consumo di suolo». Mauro D’Attis, deputato di Fi: «In Puglia il settore dell’edilizia può ac­cendere i motori per ripartire». Sulla stessa linea Stefano Lacatena, capo­gruppo azzurro in Via Gentile: «Si tratta di un risultato cruciale per l’economia pugliese. Adesso la Puglia deve fare un passo in avanti: dob­biamo iniziare ad immaginare una legge di rigenerazione urbana di am­pio respiro». Protesta il Collegio dei Geometri di Lecce: «Restano aperti però molti dei problemi che noi tec­nici riscontriamo sul territorio», chiosa Luigi Ratano, presidente della categoria salentina