Come faceva la maggioranza del sindaco Giuseppe Nobilettia sapere che la sola lista avversaria stava venendo meno? E’ questo l’interrogativo che si fanno ora a Vieste, dove la riconferma del primo cittadino uscente appariva sì scontata ma non fino a questo punto. La vittoria è già assicurata.
Le liste depositate per le elezioni comunali del 3-4 ottobre sono solo due.
C’è ovviamente “Vieste sei tu”, la compagine che ha governato negli ultimi 5 anni e che sostiene Nobiletti, con la benedizione del vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese.
L’unica altra lista depositata è CiVi, ovvero Civica Vieste, con nomi sconosciuti ai più a cominciare dal candidato sindaco Gianluca Citoli,nato a Torino. In realtà nessuno dei 12 candidati di Civi è originario di Vieste. La presenza di due liste evita di dover raggiungere il quorum per la validità della competizione.
Non è stata invece nemmeno presentata la lista Vieste Libera, gruppo nato nei mesi scorsi intorno al candidato sindaco Lorenzo Spina Diana.A quanto pare alcuni candidati si sarebbero in extremis tirati indietro.
A Repubblica Nobiletti ha spiegato di aver intuito che la sua sarebbe stata l’unica candidatura: “Avevo avuto questo sentore, non mi voglio nascondere: con un gruppo di amici abbiamo pensato così di organizzare una lista civetta. Ma un gioco, tanto che appunto il logo è persino quello di una civetta”.
Durissima è arrivata ieri la critica del presidente della commissione nazionale antimafia, il senatore ex M5S Nicola Morra:“Fatta la legge, trovato l’inganno! Il fenomeno, veramente meschino, delle liste civetta permette di eludere la regola e pertanto molti vi ricorrono, essendo consentito dalla legge. Ma che non si dicano leali e corretti coloro che vinceranno grazie a questi sotterfugi, a queste schifezze. E non c’è solo Vieste, purtroppo”.
“Come Italia Viva decidemmo già mesi fa di chiamarci fuori da questa competizione perché ci eravamo resi conto che non c’erano le condizioni né per l’accordo con VST né per l’accordo con altri gruppi”, spiega il renziano Aldo Ragni,cocoordinatore provinciale di Italia Viva. Chi in questi 5 anni ha fatto strenuamente opposizione alla maggioranza è la consigliera M5S Mariateresa Bevilacqua, spina nel fianco di Nobiletti. Non siederà, però, nel prossimo consiglio comunale.
“Presentare una lista del M5S avrebbe significato andare di nuovo all’opposizione, sono esausta dopo questi anni di battaglia solitaria”, spiega l’avvocata. “Bisognava, invece, costruire una lista con più animi e punti di vista, lo ho dato la mia disponibilità ma nulla. Quando la candidatura a sindaco di Lorenzo Spina Diana, un paio di mesi fa, non ha riscosso consensi unanimi, il gruppo del consigliere (ex candidato sindaco, ndr) Mauro Clementeha chiesto a me di far da candidata sindaca. Eravamo d’accordo sul fatto che un nuovo percorso avesse senso solo partendo da chi aveva fatto realmente opposizione. Io ho posto una condizione: dovevano essere tutti d’accordo sul mio nome. La prima consultazione è stata con Forza Italia, ma l’ex prima cittadina Ersilia Nobileha detto no. A quel punto ho contattato il consigliere regionale FI Giandiego Gatta,dicendogli che così facendo si assumevano anche loro la responsabilità di far stravincere Nobiletti. La sua risposta è stata che non voleva ingerirsi nelle cose viestane”, continua Bevilacqua. “Considerando che FI era uno dei gruppi più rilevanti il progetto si è fermato. Avevo già detto che non mi sarei candidata come consigliera, perché non volevo essere portatrice di voti né finire da sola all’opposizione, di nuovo. Il nostro è stato, comunque, un tentativo serio di costruire una lista credibile, c’era la disponibilità mia e quella di Mauro”. Quanto al caso Spina Diana, la pentastellata è netta: “Nutrivo da tempo il dubbio che avesse rotto effettivamente con Nobiletti. Probabilmente la sua eccessiva vicinanza alla maggioranza non ha fatto percepire l’operazione di Vieste Libera come credibile, non gli ha giovato”.
C’è ora chi si domanda quanto tempo prima “Vieste sei tu” avesse capito che il tentativo di Spina Diana sarebbe stato fallimentare.
“Ho riflettuto sulla strana circostanza della presentazione in extremis di CIVI, quando in realtà poteva servire a sottrarre un paio di seggi all’opposizione”.
Come Morra, anche Bevilacqua condanna la decisione della maggioranza di farsi una lista civetta.
“Il sindaco Nobiletti e i suoi per 5 anni hanno sempre mortificato l’opposizione, dicendo che mai nessuna proposta sarebbe stata considerata. A questo punto avrebbe dovuto sfidare l’alea del quorum anziché usare questa furbizia spicciola, con cui ha sbeffeggiato apertamente la popolazione. Il TAR Sicilia disse anni fa che si può presentare una lista civetta. Ma sul piano politico non si dovrebbe mai ricorrere a questo mezzo. Chiediamoci perché 5 anni fa c’erano 5 liste con 17 candidati ciascuna e oggi una sola, reale. C’è qualcosa che non va, è evidente a tutti. Il malcontento c’è, la democrazia meno. La responsabilità degli altri? E’ quella di chi non ha voluto fare un passo indietro e riconoscere i meriti altrui”.
“Lista civetta con persone che non vivono a Vieste e con soci e dipendenti dello sponsor della lista Vieste sei tu. Lo stesso candidato sindaco è dipendente da oltre vent’anni del suocero di Nobiletti”, tuona Paolo Prudente,ex presidente del consiglio nonché cognato di Nobiletti, da tempo in guerra con la maggioranza di con cui fu eletto cinque anni fa.
“Ah, i bei tempi in cui le montagne partorivano almeno i topolini…”, il commento sarcastico del presidente del consiglio comunale Sandro Siena.
Lucia Piemontese
l’attacco