Entra nel vivo la campagna per la terza dose del vaccino anti-covid con le cosiddette
somministrazioni booster, cioè i richiami per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale almeno da sei mesi. Per il momento si parte con gli over 80 e il personale sanitario ospedaliero e in servizio nelle strutture per anziani. Per medici e infermieri le somministrazioni saranno programmate dalle Asl, mentre gli ultra80enni seguiranno le stesse modalità già adottate per la prima dose. Si attende a giorni la circolare del ministero che sbloccherà le somministrazioni delle terze dosi per gli over 60.
GLI OVER 80
Gli over 80 non fragili possono già ottenere la terza dose anti-Covid, se dalla seconda sono trascorsi almeno sei mesi e un giorno, prenotando agli sportelli Cup delle Asl, tramite il portale Internet lapugliativaccina, nella rete delle farmacie private e pubbliche convenzionate e anche mediante accesso spontaneo in uno dei punti vaccinali delle Asl. Non è escluso – anzi, è espressamente previsto dalla circolare regionale – che vengano organizzate giornate dedicate all’accesso libero, open day, per la somministrazione della dose booster agli over 80. Per gli anziani non deambulanti la vaccinazione, come già avvenuto nella prima fase, sarà assicurata a domicilio dai medici di medicina generale. E «non appena saranno disponibili i vaccini contro l’influenza – precisa il direttore del dipartimento Salute della Regione, Vito Montanaro – le Asl promuoveranno la co-somministrazione con i vaccini anti-Covid».
IL PERSONALE SANITARIO
Le terze dosi saranno programmate sulla base dei differenti di rischio di esposizione al virus.
I FRAGILI
La dose aggiuntiva per i pazienti fragili, trapiantati, in terapia onco-ematologica, in dialisi e con gravi immunodeficienze viene somministrata dopo almeno 28 giorni dalla seconda dose ed è la struttura sanitaria a contattare il paziente. In Puglia sono in tutto 8mila 600 i pazienti in cura nelle unità operative ospedaliere che hanno priorità nella vaccinazione, secondo le indicazioni fomite dal piano ministeriale e dalla circolare regionale. A questi pazienti le somministrazioni della terza dose, che non è un richiamo ma l’ulteriore somministrazione che completa il ciclo, sono cominciate il 20 settembre. Complessivamente sono oltre 11mila in tutta la regione, tra fragili, over 80 ospiti di Rsa e personale sanitario, quanti hanno già ricevuto la terza dose.
L’INVITO A VACCINARSI
«Passerà la pandemia ma il virus resterà. Come con ogni virus respiratorio con quel livello di contagiosità, quindi, prima o poi ciascuno di noi entrerà in contatto. Essere infettati senza protezione vaccinale equivale a giocare alla roulette russa». Ne è convinto l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, che torna a invitare i pugliesi a vaccinarsi contro il Covid. Fino a oggi sono quasi 5 milioni 900mila le dosi somministrate ai pugliesi, con una copertura dell’84 per cento.«Molti ancora – dice ancora l’assessore Lopalco – sono alla ricerca di un motivo per vaccinarsi. L’ottenimento del Green Pass, da solo, sembra non essere un incentivo sufficiente almeno per quei miei concittadini, in Puglia sono ancora migliaia, che sono bloccati dalla paura e preferiscono sottoporsi a una serie infinita di tamponi pur di non farsi vaccinare. A questi miei concittadini vorrei spiegare che il Sars-Cov-2 è un virus ormai divenuto endemico. Un’infezione può esitare in una forma di polmonite grave, con tutte le sue conseguenze, con un livello di probabilità così alta che chiunque si intenda un tantino di statistica non affronterebbe mai il rischio», è la conclusione dell’assessore Lopalco.