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OSPEDALE DI MANFREDONIA. GATTA (FI)/ “ENNESIMO TAGLIO AI DANNI DELLA COMUNITA’, LA MISURA E’ COLMA!”

 “L’ultimo atto di un copione che grida vendetta e che racconta del costante ed ingiustificato depauperamento dell’ospedale di Manfredonia: il direttore del dipartimento di Maternità e Infanzia ha disposto la sospensione delle attività chirurgiche ginecologiche del nosocomio, trasferendole a Cerignola e San Severo. Le ragioni di questo affronto ad una comunità di quasi sessantamila abitanti, che diventano centomila ove si considerino i centri viciniori di Zapponeta, Mattinata,  Monte S. Angelo, Vieste, sono ancora più  offensive: “carenza di anestesisti e di personale del comparto”, unitamente alla “scomparsa e successiva ricomparsa dello strumentario chirurgico dedicato alle IVG”. Allora, pongo alcuni quesiti: anziché trasferire le prestazioni sanitarie altrove, perché non è stato richiesto altro personale?

Il direttore generale della Asl di Foggia è consapevole che ciò dipenda esclusivamente da lui? Perché, dunque, non provvede a potenziare una struttura sanitaria che da sempre eroga un servizio fondamentale ad una comunità numerosissima? La verità è che c’è qualcuno –da tempo- che ha deciso di smantellare il “San Camillo” di Manfredonia, condannandolo ad una morte lenta e silenziosa. Ma noi non resteremo in silenzio e chiediamo conto alla direzione generale della Asl e alla Giunta regionale per sapere se l’operato del direttore del dipartimento sia in linea con i loro intendimenti o se si tratti di uno “scippo” al nostro ospedale senza alcuna giustificazione. Adesso la misura è veramente colma”.