Mentre il centrodestra sembra essere compatto sul nome di Nicola Gatta, sindaco di Candela, nel centrosinistra la partita per la presidenza della Provincia di Foggia, che avverrà l’anno prossimo, potrebbe complicarsi a causa della molteplicità delle anime in campo. Da una parte il Partito Democratico vorrebbe che lo sfidante del primo cittadino dei Monti Dauni fosse il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, ma le variabili sono diverse ed interessano da una parte i civici di Michele Emiliano, che recentemente si sono costituiti nel contenitore “Insieme per la Puglia”, e dall’altra i “cugini” del Movimento Cinque Stelle, con i quali i rapporti sono altalenanti. In questo contesto, in queste ore sta prendendo piede l’ipotesi Bonito, primo cittadino di Cerignola che proprio nella città di Di Vittorio è riuscito a tenere saldo il rapporto con i penta stellati e con i civici attestandosi vincitore al ballottaggio del 18 ottobre. Le quotazioni dell’ex giudice sono in rialzo, ma c’è da considerare un’altra importante variabile legata ai numeri dei consiglieri coinvolti nelle prossime elezioni di secondo grado. In attesa che i civici di Emiliano si contino, città per città, anche in provincia di Foggia, tutti i calcoli vanno effettuati tenendo a mente una novità determinante, ovvero l’esclusione dai giochi della città capoluogo, recentemente commissariata per infiltrazioni maliose e che mancherà all’appello nella prossima tornata elettorale. Con la fuoriuscita di Foggia, la Capitanata potrebbe cambiare baricentro. Alla logica dei voti ponderati (il voto dei consiglieri ha un determinato valore in base alla grandezza del comune di appartenenza) vanno sottratte le 712 preferenze attribuite a ciascun consigliere comunale foggiano: ciò nei fatti implica un drastico abbassamento del quorum in previsione di una futura elezione e dona un peso fondamentale ai comuni di “fascia rossa” quali Cerignola, appunto, Manfredonia, San Severo e Lucerà il cui voto ponderato – per ciascun consigliere – è pari a 288. È sicuramente presto per parlare di dualismo Nobiletti – Bonito, anche perché mancherebbero le basi di discussione e soprattutto una ricognizione certosina della mappatura dei giochi di forza all’interno dei Comuni, ma le interlocuzioni, seppur blande, non mancano. Il centro- sinistra governa nella gran parte dei comuni di Capitanata e anche per questo motivo in molti guardano con attenzione le mosse in chiave provinciale. Nobiletti in questi anni si era già caratterizzato come anti-Gatta, soprattutto nelle polemiche sull’attenzione che il presidente uscente avrebbe destinato alla sua terra d’origine, i Monti Dauni, rispetto al Gargano.
FOGGIA/ PRESIDENZA PROVINCIA/ CI RIPROVA GATTA (SINDACO DI CANDELA) SFIDA TRA NOBILETTI (VIESTE) E BONITO (CERIGNOLA)
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