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VIESTE/ LA COMETA MICHELIN ILLUMINA IL GARGANO. LA SCIA C’E’ PER TUTTI

I quattro chef di nuovo insieme a Vieste. La vittoria di Cilenti coinvolge il territorio. Contagiati dal traguardo di Peschici ora si rimettono all’opera: questa è la via!

 

Come una cometa. Così la stella Michelin conquistata dallo chef Domenico Clienti sta lasciando una scia luminosa su tutto il territorio. Lo chef peschiciano dal primo momento è stato inondato dall’affetto e dalla stima dei suoi colleghi. In particolare dai tre che già con lui anni prima avevano iniziato un percorso che portasse a incidere, come un brand, su questo territorio. Oggi si ritrovano insieme per festeggiare la stella in una cena che li vede protagonisti a Vieste, dal padrone di casa Leo Vescera. Con Cilenti e Vescera, Gegè Mangano e Nazario Biscotti. ‘‘E il minimo che possiamo fare. Quando si raggiungono degli obiettivi, la vittoria è soprattutto del territorio, e questo è il motivo per cui mi piace festeggiare”, dice Leo. “La prima stella di Domenico è una grande soddisfazione non solo per lui e per la sua brigata, ma anche per noi. E un monito a fare sempre bene e a raggiungere i propri sogni e obiettivi, che sia quello di una stella oppure altro”. Motivo d’orgoglio per lui, per il Gargano e per la provincia di Foggia, che come su queste colonne abbiamo detto, non trova la via. La vittoria di Cilenti mette insieme energia nuova. Non solo i complimenti di rito, sinceri di sicuro, ma anche iniziative nuove, come la cena di sabato 18 a Vieste, ma anche il tour che sta portando lo chef di Monte Sant’Angelo Gegè Mangano a cimentarsi in nuove prove. Questa sera infatti lo chef è in trasferta. Si sposta dal suo Li Jalantuumene di Monte Sant’Angelo per una cena a Lucera con Massimo Ferosi, nel suo ristorante Il Presidente. Da Lucera, poi dritti a Vieste, dove invece lo stellato Cilenti arriverà da Parma. “Sono in Alma a Parma per delle lezioni di cucina sul territorio – dice raggiunto telefonicamente  -. I festeggiamenti continuano, non ci possiamo fermare. A volte ci sono delle situazioni che capitano una sola volta nella vita. Allora direi che è meglio festeggiarle, senza lasciarsi sfuggire il momento. E’ un successo incredibile che ci porta sempre avanti”. In effetti Cilenti è già al lavoro su nuovi progetti internazionali.

“Sono all’Alma per mettere in piedi una scuola di cucina sotto la loro ala, sotto la loro benedizione a Peschici, in modo da poter creare un legame più forte, diciamo un corridoio privilegiato fra i ragazzi studenti di Alma e Peschici e fra i ragazzi del nostro territorio che vogliono studiare e perfezionarsi all’Alma, dove potranno essere formati a 360 gradi. L’unione fa la forza, non smetterò mai di dirlo, quindi era nell’aria e l’abbiamo sempre voluto e fatto questo percorso”.

Cilenti non è sorpreso del clima con cui il territorio e i colleghi hanno accolto questa sua vittoria. Anzi, ci dice, resta una bellissima conferma di ciò che era già nei nostri cuori.

“Siamo soprattutto amici, con gli sfottò, le critiche, le carezze, gli abbracci, e ogni tanto, perchè no, anche con le critiche pesanti… però ci vogliamo bene da morire, c’è una grande stima fra noi quattro e speriamo che con questa cena riusciamo a coinvolgere e allargare il giro, fare entrare altri giovani e costruire davvero un futuro diverso insieme. Se restiamo insieme vinciamo questa sfida che è appena iniziata. E’ importante far conoscere quello che noi facciamo, prezioso il lavoro anche dei mezzi di informazione”. Cilenti da prima della vittoria della stella aveva iniziato già una collaborazione con alcuni ristoratori peschiciani.”E’ una collaborazione che va e andrà avanti, naturalmente, non solo con Nicola Martella della Taverna ma anche con altri. Spero di riprendere la gusta strada per Peschici e di far lavorare sul territorio quante più persone. Siamo un territorio da dieci e lavoriamo con tutte le sinergie di qualità che abbiamo”. Il limite da superare resta sempre quello dei mesi invernali, quando diventa complicato tenere aperto, pagare il personale al completo e poter pensare di garantire lo stesso servizio e la stessa offerta della stagione estiva. Il gioco di cene a quattro mani, di sinergie professionali allargate può creare quel movimento che rende la ristorazione invernale più solida almeno nel fine settimana o nei periodo festivi. Così come la collaborazione con scuole di formazione di eccellenza può portare quel flusso nuovo di giovani, di idee e personalità che potrebbero invertire la rotta e rendere vivace e ricco d’offerta questo paradiso anche nei mesi autunnali e invernali. Vieste anche sta provando a dire la sua con i ragazzi di Acqua, che puntano a una ristorazione di qualità non solo esclusivamente rivolta ai turisti dell’estate. “Questa è la via”, è il motto che Domenico Cilenti ha fatto suo per la strada che intende percorrere per arrivare a quest’altro traguardo che si è prefissato. Portate non solo il suo nome, quello del suo ristorante e della sua brigata a illuminarsi, ma coinvolgere in un movimento più ampio anche altri chef. Gli amici di sempre, che in questa occasione si sono stretti a lui dando un bel segnale di apertura, di amicizia, di squadra. Non scontato, in un territorio che troppo spesso paga ancora lo scotto per una guerra di campanili che diventa ostacolo allo sviluppo. Bene hanno fatto a dare questo segnale di apertura e di condivisione. E speriamo che tanti accolgano favorevolmente questo esempio, facendolo proprio.

 

 

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