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FOGGIA/ INIZIATA LA CORSA PER UN POSTO IN PROVINCIA. CONCORRENZA NEL CENTRODESTRA, COMPLICATO IL REBUS DELLA CANDIDATURA NEL CENTROSINISTRA

L’Epifania e il fine settimana serviranno a partiti e movimenti per convincere e blandire gli ultimi nomi da inserire in lista, entro il 10 gennaio, data di presentazione dei candidati a Palazzo Dogana per le prossime elezioni per il Consiglio provinciale, fissate il 30 gennaio.

Con lo scioglimento del Comune di Foggia, che vale nel voto ponderato più di 700 consensi, la partita per le provinciali è molto aperta e si gioca tutta sull’equilibrio che sapranno trovare le altre città della Pentapoli.

Il centrodestra sulla carta appare sfavorito, avendo poche amministrazioni, ma il nuovo ruolo forte e guida di Manfredonia del sindaco Gianni Rotice, che punta a eleggere nell’organismo provinciale due consiglieri. In più è dilaniato anche da divisioni di casacca, senza contare il peso ormai svuotato del presidente Nicola Gatta, che pure vorrebbe ancora scommettere sul suo futuro nella gestione delle tante risorse del Pnrr che arriveranno all’Ente provinciale.

Fratelli d’Italia sta lavorando alla lista, sebbene molti suoi amministratori siano in Comuni di dimensioni medio piccole, come Orta Nova, San Nicandro, Vico del Gargano, Serracapriola, con l’unica salvezza di elezione a Cerignola dove il simbolo è presente con due consiglieri. Il partito di Giorgia Meloni vive in questo momento la concorrenza, forse sleale, dello stesso Nicola Gatta che insieme alla donna più votata del centrodestra pugliese, Annamaria Fallucchi, sta tentando di candidare nella sua lista, Capitanata in centro, che si avvale della collaborazione della calendiana Azione dell’onorevole Nunzio Angiola, pezzi sparsi di Fratelli d’Italia ed ex leghisti delusi.

È di qualche giorno fa la chiacchierata ai Fallucchi e Gatta con l’eletto carapellese e consigliere provinciale uscente salviniano Andrea Agnelli, il quale, però, in rotta con la Lega dalle scorse regionali, ha scelto come altri suoi amici dei Cinque Reali Siti la pettorina di Forza Italia nella lista Capitanata azzurra

Dentro la lista di Azione, che tutti danno sicuramente a 12 e che vede la partecipazione dei sanseveresi Gigi Marino e Gianni Fiorio, avranno un peso importante anche i candidati selezionati dal duo apricenese Antonio Potenza e Paolo Soccorso dell’Erba, che pescheranno nel variegato mondo centrista anche sul Gargano. Nella Lega invece difficilmente si riuscirà ad arrivare ai 12 candidati, già per 6, sarà un’ardua impresa e secondo rumor, la sanseverese Bocola, il sindaco lesinese Primiano Di Mauro e il peschiciano D’Arienzo, tutti candidati in lista concentreranno i loro voti per l’elezione del consigliere vichese nonché segretario provinciale Daniele Cusmai.

Più complesse le operazioni nel centrosinistra. Nelle altre province pugliesi, che sono andate al voto, la coalizione che governa la Puglia si è presentata con un listone unico.

Non sarà lo stesso in Capitanata dove Pd e civici corrono separati, con il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta a sparigliare le carte dopo l’alleanza con i vecchi nemici di Tutolo di Forza Italia

Saranno candidati in Insieme per la Capitanata: Lucrezia Cilenti da Ischitella Maria Giannini sindaco di Celle, Luigi Giurato di Cerignola e Michele Del Sordo ai San Severo. Non ci sarà invece la riccardiana Maria Teresa Valente da Manfredonia il cui voto però sarà assai rilevante.

Frastagliata la situazione nel Pd, che potenzialmente ha tantissimi candidati, ma quasi tutti uomini, dal momento che le elette Pd, soprattutto le cerignolane, ma anche le viestane o la sanseverese Mariella Romano, sono già impegnate in ruoli, o da assessora- Teresa Cicolella e Maria Dibisceglia e Rossella Falcone e Maria Grazia Starace – o da presidente del consiglio, Sabina Ditommaso. La lista sarà a 12, assicura la segretaria provinciale Lia Azzarone, 7 uomini e 5 donne. Non è escluso che la sindaca di Roseto Valfortore, Lucilla Parisi, scelga i dem.

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