Un grande equivoco. Nulla più, ma che porta un messaggio recondito: nessuno può attribuire all’amministrazione comunale negligenze ambientaliste e di sviluppo del territorio.
Il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli, a le idee fin troppo chiare sull’argomento: «Nessuno vuole mettere a rischio posti di lavoro, né andare contro una idea di sviluppo del territorio che non può limitarsi a un tratto di costa».
Sindaco una proposta che voleva solo scompaginare alcuni schieramenti presi?
«Non ho messaggi da mandare a nessuno, ma le mie considerazioni appartengono a un ragionamento molto più serio di quello che portano avanti alcuni, buoni solo per alimentare polemiche sterili».
Ci faccia capire: i binari saranno smantellati o no?
«Se guardiamo a un progetto più complessivo e articolo è chiaro che si vada nella direzione di un ripensamento delle modalità di trasporto sul Gargano. Ma dobbiamo fare un ragionamento più ampio…»
…in che senso?
«Se pensiamo ai progetti da presentare per il Pnrr, il tema riguarda il futuro dei trasporti sul Promontorio. Mi spiego: se smantelliamo il tratto di costa Rodi-San Menaio bisogna compensare con l’attivazione della tratta Foggia-Manfredonia Non è che chiudiamo da una parte, mandiamo a casa magari 20 lavoratori e rendiamo ancora più povero un territorio già carente di servizi e trasporti?».
Insomma togliere da una parte e avere da un’altra?
«Se vogliamo semplificare è così. Si perdono 11 chilometri di strada ferrata se ne guadagnano 40 da una parte diversa ma nello risposta definitiva a chi sono 30 anni che dice che vuole togliere la ferrovia nel tratto Rodi-San Menaio ma quando ha gestito il Comune si è dimenticato delle sue battaglie e delle promesse, evidentemente utili stesso contesto territoriale».
Ma allora ci saranno tempi infiniti?
«E chi lo ha detto? Se facciamo le cose con giudizio e massima applicazione tra 4 o 5 anni l’idea progettuale potrebbe essere realtà. Così daremo una
per raccattare qualche voto».
Insomma, solita guerra all’ombra del campani –
«Ma ci rendiamo conto che stiamo parlando di un progetto che avrà un impatto importante sul turismo? Non possiamo lasciarlo in mano a quattro affabulatori dalle facili promesse. Noi a Rodi stiamo lavorando per cambiare le prospettive di sviluppo del territorio. Lo abbiamo fatto con il porto, e avevamo i soliti affabulatori contro, adesso lo faremo con la ferrovia, ma senza colpi di testa».
Intanto state procedendo per la messa in sicurezza della costa?
«Dopo lo studio geomarino, il posizionamento dei pennelli in mare, con un costo di circa 3 milioni di euro, che dovrebbe essere finanziato con fondi regionali, va nella direzione di consolidare il tratto di costa che diventerà oggetto dell’intervento di smantellamento dei binari. Questo significa programmazione con una visione oltre il proprio naso»
edicolasud