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SUPERSTRADA/ GLI AMBIENTALISTI: A TUTELA DEL GARGANO «EVITIAMO L’ ASFALTO»

Si prospettano le prime polemiche sollevate dalle associazioni ambientaliste sul completamento della strada del Gargano. Sono stati, in particolare, Maurizio Marrese del Wwf Foggia e Vincenzo Rizzi del Centro Studi Naturalistici di Foggia a parlare di una infrastruttura che nascerebbe già obsoleta, oltre ad avere un impatto ambientale inopportuno in un territorio come il Parco del Gargano che va difeso per u suo valore naturalistico e per le potenzialità di attrazione turistica.

I due ambientalisti hanno rilevato che sarebbe sufficiente ripristinare le condizioni di sicurezza e comfort delle strade già esistenti ed eventualmente sviluppare le tratte ferroviarie per rispondere alle esigenze di mobilità interna del Promontorio. Anzi, per Marrese e Rizzi, sarebbe più attrattivo sviluppare una mobilità lenta che garantirebbe maggiore sicurezza agli automobilisti. Tra l’altro, fanno notare i due, non si è tenuto conto che per completare la strada occorreranno forse anche 20 o 30 anni, e per allora le esigenze degli spostamenti di cittadini e turisti saranno cambiate.

Risposta interlocutoria da parte del commissario straordinario dell’opera e responsabile regionale dell’Anas, l’ing. Vincenzo Marzi, che ha rilevato come i tempi sarebbero nettamente più brevi e l’impatto ambientale non sarebbe diverso se si sviluppasse la rete ferroviaria e che, anzi, in quel caso i costi sarebbero di gran lunga maggiori.

Marzi ha dichiarato di essere aperto al confronto con le associazioni del territorio e che ascolterà nel dettaglio i rilievi che i loro rappresentanti proporranno negli incontri che si svolgeranno ordine il 16 e il 23 febbraio e il 2 marzo.

edicoladelsud