Mettere su famiglia a Vieste sta diventando una fatica paragonabile a quelle sostenute da Ercole. Ebbene, nella capitale del turismo pugliese è più facile fare una vacanza di pochi giorni che viverci tutto l’anno. Incredibile ma vero, interi condomini e sempre più appartamenti dislocati su tutto il territorio cittadino si sono trasformati in Bed & Breakfast, sfuggendo a qualsiasi regola di mercato.
“Siamo arrivati al punto che giovani coppie non possono sposarsi o decidere di andare a convivere perché non riescono a trovare una casa disponibile – sostiene Giuseppe Nobiletti,Sindaco di Vieste, che afferma – l’eccessivo proliferare di questo tipo di struttura ricettiva sta creando non pochi problemi al sistema abitativo viestano”.
Negli ultimi anni, le presenze turistiche a Vieste sono cresciute notevolmente. Secondo i dati dell’Osservatorio dell’Agenzia Regionale del Turismo Puglia Promozione, nel 2019 si sono registrati 4,2 milioni di arrivi (+4% rispetto al 2018), 15,5 milioni di presenze (+2%), 1,2 milioni dì arrivi dall’estero (con un incremento dell’11,5% rispetto all’anno precedente), 3,8 milioni di pernottamenti internazionali (+8%), 3 milioni di arrivi nazionali, 11 milioni di pernottamenti italiani e una media di 3,7 notti di permanenza.
Numeri importanti che fanno sfregare le mani a non pochi, in special modo a chi ritiene di poter fare guadagni facili dalle presenze turistiche in città. Per farla breve, meglio i vacanzieri pochi mesi l’anno al posto di affittuari sì stabili, ma probabilmente poco redditizi.
A quanto pare, non pochi hanno lamentato in città questa situazione pirandelliana; a tal punto che l’Amministrazione Comunale è corsa ai ripari emanando un nuovo regolamento che obbliga l’apertura dei nuovi B&B esclusivamente nel centro storico e nel borgo ottocentesco.
“Le esigenze da tutelare sono due. Prima di tutto, regolamento approvato è un riordino di tutte le regole e norme vigenti che riguardano i B&B – dice Giuseppe Nobiletti, che entra nello specifico – l’apertura indiscriminata che c’è stata in questi anni dei Bed & Breakfast ha spogliato il Comune della capacità pianificatoria, ha stravolto il Piano Regolatore in cui sono indicati anche i posti letto. C’è stata una moltiplicazione dei posti letto che ha svuotato di efficacia il Piano”. Continua il primo cittadino: “L’apertura indiscriminata dei B&B ha creato una penuria di case sul mercato degli affitti. Le giovani famiglie non riescono a trovare casa, visto che i proprietari preferiscono investire sui villeggianti”.
Un terzo aspetto non trascurabile, che ha spinto il Comune a dotarsi di un regolamento sulle aperture dei Bed & Breakfast, è la possibilità di riqualificazione urbanistica del centro storico e del borgo ottocentesco. “Il nuovo regolamento non tocca chi ha già un B&B, riguarda esclusivamente chi ha intenzione di farlo prossimamente – tende a precisare Giuseppe Nobiletti, che aggiunge – la gente ha preso molto bene l’iniziativa, spera che le cose possano cambiare in meglio. In molti avevano pensato di andare via da Vieste”.
Nel registro regionale delle strutture ricettive non alberghiere Puglia DMS sono censiti 64 B&B. “In realtà, a Vieste abbiamo un centinaio di queste strutture rilevate dal Comune, forse non tutti hanno fatto le comunicazioni del caso – dice Giuseppe Nobiletti, che assicura – i controlli ci sono. Quest’anno abbiamo verificato 140 appartamenti affittati a turisti che non avevano la dichiarazione Cis, pertanto erano abusive. Abbiamo dato la possibilità a chi non è in regola di farlo entro 60 giorni dall’entrata in vigore del nuovo regolamentò. Chi non lo fa non potrà continuare con la sua attività direttiva”.
Se il prolificare dei B&B è una moda passeggera, che potrebbe non avere aspettative di lungo periodo, sarà il tempo a dirlo. C’è chi come Paolo Rosiello, storico albergatore viestano, è convinto che la domanda farà come sempre la differenza sul mercato, a fronte di un’offerta che non è detto possa fronteggiare al meglio l’attuale crisi dei costi scaturita dai rincari dell’energia.
“Una volta si parlava del rapporto costo-bagnanti. Sono anni che Vieste riesce a supplire con gli attuali posti letto ad accogliere i turisti. Se però c’è squilibrio non lo so, anche perché non sono a conoscenza di questo nuovo regolamento sui Bed & Breakfast – dice Paolo Rosiello, che continua – mi auguro che oltre alla motivazione sociale, ovvero la mancanza di abitazioni in affitto, sia stata fatta un’analisi ponderata di quella che è l’offerta di posti letto”. Continua: “Dal canto mio credo che ci sia un mercato in un forte squilibrio. Negli ultimi tempi hanno aperto 20 o 30 B&B ogni anno. Prima di proporne altri, secondo me andava fatta una ricognizione esaustiva di quelli esistenti, con una sanatoria obbligando gli abusivi a mettersi in regola e infine, solo dopo un’attenta verifica dei posti letto complessivi prevedere l’aggiunta di altre strutture ricettive. Penso comunque che con gli aumenti in atto pochi B&B riusciranno a sopravvivere”.
giorgio venticelli
l’attacco