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FINE DEL GREEN PASS, SMART WORKING E RIAPERTURE: LE DATE PER USCIRE DALLA PANDEMIA

Fino a quando servirà il green pass in Italia? Quando sono previste le riaperture? Tutte le date: dalla capienza degli stadi alla certificazione verde per locali, negozi e mezzi di trasporto.

Ancora qualche giorno e il governo annuncerà quella road map «per eliminare al più presto possibile le restrizioni» contro l’emergenza da Covid 19, di cui Mario Draghi ha parlato nell’ultima conferenza stampa.

L’obbligo vaccinale per il personale sanitario, per quello scolastico, per le forze dell’orine e per gli over 50 resterà almeno fino al 15 giugno e così l’obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori del settore pubblico e di quello privato (autonomi e professionisti compresi). Ma l’iter per allentare le ultime restrizioni è partito.

La data chiave è il 31 marzo, ultimo giorno dello stato di emergenza che fu dichiarato dal governo di Giuseppe Conte il 30 gennaio del 2020. Se i contagi continueranno a calare, tra quaranta giorni Palazzo Chigi toglierà ufficialmente la cornice che ha consentito due anni di norme speciali per contrastare il Covid-19. E la via verso il ritorno alla normalità sarà spianata.

STADI

Già oggi negli stadi è possibile l’occupazione del 75% dei posti disponibili. La data fissata dal governo era l’1 marzo, ma il Parlamento ha anticipato questa data con la conversione in legge dell’ultimo decreto approvato per contrastare l’emergenza.

POP CORN E BEVANDE

Dal 10 marzo si tornerà a mangiare e a bere nelle sale dei cinema e dei teatri, dove i bar potranno riaprire. La chiusura era prevista fino al 31 marzo, ma la Camera ha approvato in via definitiva il decreto Covid che proroga lo stato di emergenza e le norme del super green pass.

VISITE IN OSPEDALE

Dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale per 45 minuti al giorno. La regola sarà valida in tutta Italia, anche nelle terapie intensive e la novità è che i direttori sanitari non potranno impedire l’accesso dei parenti. Per i guariti dal Covid basterà fare un tampone dopo aver completato il ciclo vaccinale primario. Per chi ha tre dosi il tampone non sarà necessario.

STATO DI EMERGENZA

Draghi ha già deciso. Salvo peggioramenti improvvisi del quadro epidemiologico, il 31 marzo sarà l’ultimo giorno dello stato di emergenza. Si torna dunque alla gestione ordinaria.

LA CAMPAGNA VACCINALE

La struttura emergenziale guidata dal commissario Francesco Paolo Figliuolo sarà smantellata e l’idea che prevale nelle stanze della presidenza del Consiglio è di riportare tutte le competenze al ministero della Salute, a cominciare da quel che resterà della campagna vaccinale. L’ipotesi di spostare le responsabilità di Figliuolo sulle spalle di Fabrizio Curcio alla Protezione civile sembra tramontata. Ma se l’Ema dovesse dare il via libera alla quarta dose di vaccino, il governo potrebbe chiedere aiuto all’esercito e alla stessa Protezione civile per le somministrazioni.

IL CTS

Con la fine dello stato di emergenza appare scontato anche lo scioglimento del Comitato tecnico scientifico (Cts) che in questi due anni ha guidato le scelte del governo in materia di contrasto al Covid. Non è escluso che il presidente e il portavoce possano però rimanere come consulenti del governo su alcuni passaggi chiave del percorso.

LO SMART WORKING

Con la fine dello stato di emergenza le aziende dovranno contrattare con i dipendenti le modalità per lo smart working che non è più obbligatorio.

SISTEMA A COLORI

Non così scontata sembra invece l’archiviazione il 31 marzo del sistema delle fasce di rischio a colori. In Parlamento è stato approvato un ordine del giorno di FdI che impegna il governo ad attuare iniziative per superarlo. L’ipotesi più probabile è che rimanga soltanto la “zona rossa” in modo da intervenire qualora dovessero crearsi focolai.

GREEN PASS

Le decisioni sul destino del green pass saranno assunte dopo il consueto iter preparatorio tra cabina di regia e Consiglio dei ministri, non ancora convocati. Ma l’orientamento del governo è stabilire tappe graduali per eliminare progressivamente la certificazione verde, senza far correre rischi alla popolazione.

BAR E RISTORANTI

Il primo obbligo a cadere, dall’1 aprile, sarà quello di mostrare il green pass rafforzato per consumare all’aperto ai tavoli di bar e ristoranti. Al chiuso si ipotizza a giugno.

SPORT E PISCINE

Nel governo si lavora per eliminare, sempre a partire dal primo giorno di aprile, la certificazione verde rilasciata a guariti e vaccinati per accedere alle piscine all’aperto e per praticare sport all’esterno . Al chiuso sarà invece uno degli ultimi obblighi a cadere.

RAGAZZI E TAMPONI

In Parlamento il governo ha accolto un ordine del giorno della Lega in base al quale, se la curva pandemica continuerà a scendere, si valuterà la possibilità per gli studenti con più di 12 anni di salire sugli autobus anche con il solo tampone negativo e non più con il green pass rafforzato.

NEGOZI

L’obbligo di esibire almeno il green pass base (che si ottiene con tampone antigenico valido 48 ore oppure molecolare valido 72 ore) per entrare nei negozi che non vendono generi alimentari e altri beni primari potrebbe cadere verso la fine di aprile, rimarrà invece la regola di indossare la mascherina e contingentare gli ingressi in caso di affollamento.

CINEMA E TEATRI

L’esperienza degli ultimi due anni dice che, più avanza la bella stagione, più il rischio di contagio diminuisce. L’idea del governo, dopo aver tolto ad aprile l’obbligo di green pass rafforzato per i luoghi all’aperto, è di costruire un percorso a tappe nel mese di maggio per consentire l’ingresso senza green pass in cinema, teatri, sale da concerto e palazzetti sportivi.

VACCINO OBBLIGATORIO

Non è ufficiale, ma la decisione è presa: l’obbligo vaccinale per i sanitari, i docenti, le forze dell’ordine e i lavoratori con più di cinquant’anni di età resterà in vigore fino al 15 giugno. Da quella data comincerà il percorso per eliminare l’obbligo di green pass rafforzato per entrare negli uffici, nelle aziende e in ogni altra sede di lavoro.

BUS, AEREI E TRENI

Maggiore cautela chiedono gli esperti per quanto riguarda i mezzi pubblici come autobus e metropolitane e per i mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Per salire su aerei, treni e navi dovremo mostrare il green pass rafforzato ancora per diverse settimane.

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