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COVID/ NELLA SCUOLA PUGLIESE A RISCHIO 4000 POSTI PER IL TAGLIO AI FONDI

L’emergenza Covid-19 non si è ancora conclusa. E per questo bisogna tenere alta la guardia sia dal punto di vista sanitario sia da quello dei servizi. Così il mondo della scuola chiede di confermare le risorse aggiuntive che erano state assegnate per sostenere gli organici. «In Puglia, come nel resto del Paese, continuano a fioccare casi Covid nelle classi — attacca Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia — ma dal governo nazionale arrivano soltanto segnali negativi e nessuna presa d’atto». Verga spiega che il ministero avrebbe fatto sapere che «non sono disponibili ulteriori risorse finanziarie per prorogare l’organico aggiuntivo cosiddetto Covid», ovvero di docenti e personale Ata assegnato alle scuole per l’emergenza sanitaria, in scadenza il prossimo 31 marzo. In Puglia si tratta di 4 mila dipendenti.

«Così — prosegue Verga — a due mesi dal termine delle lezioni si lascerebbero per strada migliaia di persone e, come al solito, si scaricherebbe un onere di non poco conto sulle spalle dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi che, nel caso in cui fosse confermata tale scelta scellerata, dovranno riorganizzare il funzionamento delle classi e dei servizi generali. Inutile sottolineare le gravi ripercussioni che avrebbe questa incredibile determinazione su studenti e famiglie, ormai sottoposti, in questi ultimi anni di pandemia, a repentine scelte di governo nel corso dell’anno scolastico che mettono a rischio il diritto allo studio».

Eppure ci sarebbero fondi da sfruttare per arrivare a fine anno. Basterebbe solo integrarli. «In Puglia — sostiene il sindacalista — sarebbero circa 9 milioni le somme non utilizzate, rispetto all’assegnazione ministeriale di 31 milioni su detto organico, ma ce ne vorrebbero ulteriori 6 per assicurare la continuità didattica e l’ordinaria apertura in sicurezza delle scuole della regione». Infine, parte l’appello per risolvere il problema: «È necessario che i politici locali facciano sentire la propria voce nei palazzi romani. I contagi nelle scuole sono ancora presenti ed è indispensabile che le stesse siano lasciate in sicurezza sino al termine delle lezioni, altrimenti sarà mobilitazione generale, non soltanto del personale interessato ma di tutte le comunità scolastiche, compresi alunni e genitori».

Interviene, sul fronte sindacale, anche Claudio Menga, segretario generale della Flc Puglia, che analizza la situazione: «In Italia il numero complessivo dei contratti prorogati è di 55 mila, la stragrande maggioranza dei quali riguarda i profili Ata. Al momento le disponibilità residue non consentono di garantire automaticamente la prosecuzione dei contratti fino al termine dell’anno scolastico in tutte le regioni in quanto, a detta del ministero, mancherebbero 200 milioni». La Cgil propone un pacchetto di misure che possa agevolare l’avvio delle lezioni anche nel prossimo anno. «Ecco le idee — conclude Menga — che partono dalla revisione del numero degli alunni per classe; dalla rimozione del blocco della mobilità per i docenti e per i Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi); dalla rimozione dei limiti per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici; dalla proroga delle disposizioni per coprire i posti di dirigente scolastico e Dsga. Senza un’adeguata concertazione su tutte queste misure paventiamo sin d’ora che anche il nuovo anno scolastico presenterà, per il terzo anno consecutivo, tutte le situazioni problematiche finora rimaste irrisolte o non condivise».