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Roma – MANIFESTAZIONE DEI BALNEARI, TUTELA DEI DIRITTI DEI CONCESSIONARI E RICONOSCIMENTO DEL VALORE AZIENDALE

Piazza Santi Apostoli a Roma è stato teatro ieri mattina della protesta dei balneari con slogan e cartelli con scritto “No alle aste”, “State svendendo il lavoro di generazioni”, “Non faremo i bagnini ai cinesi” o ancora “Bolkestein=Frankenstein”. Gli operatori balneari italiani si sono dati appuntamento a Roma per esprimere la loro contrarietà contro quella che definiscono la “legge vergogna” ovvero l’emendamento del governo al ddl Concorrenza sulla riforma delle concessioni demaniali per adeguarsi alla direttiva Bolkestein ed a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha decretato la messa a gara delle concessioni dopo il 2023. 

La manifestazione è stata organizzata da SIB (Sindacato italiano balneari aderente a Fipe Confcommercio) con il presidente Antonio Capacchione e dalla FIBA (l’associazione dei balneari di Confesercenti).  Le ragioni della protesta dei balneari erano sintetizzate in un volantino. Innanzitutto, la riforma deve “assicurare la corretta applicazione della direttiva servizi che impone un preliminare accertamento della scarsità di risorse e/o interesse transfrontaliero, tuteli la proprietà aziendale e gli altri diritti fondamentali dei concessionari”. Inoltre, deve assicurare “il legittimo affidamento dei concessionari che hanno avuto l’unico torto di credere nelle leggi dello Stato”, “la validità delle proroghe già rilasciate in applicazione della legge Madia”, e ancora “una disciplina transitoria” che preveda tra l’altro “un diritto di prelazione per il concessionario”. Infine la riforma deve assicurare “il valore aziendale da chi riconoscere a chi eventualmente dovesse perdere l’azienda”. Numerosi rappresentanti di forze politiche si sono alternati sul palco. Quello del PD e della Lega hanno sollevato la contestazione della piazza raccogliendo numerosi fischi di disapprovazione.

All’inizio, per testimoniare la vicinanza dei balneari italiani alla tragedia del popolo ucraino, è salita stata Alessia Romani, rappresentante dell’ambasciata ucraina. “Viva l’Italia e viva l’Ucraina, grazie per tutto quello che l’Italia sta facendo per noi. Sono orgogliosa come non sono stata mai di essere ucraina ma sono orgogliosa anche di voi italiani. Tanti sindaci e tanti di voi mi hanno telefonato e scritto per mandare aiuti. Sono convinta che ce la faremo e la pace vincerà”.