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GUERRA UCRAINA/ TURISMO IN GINOCCHIO: GLI ALBERGATORI D’ITALIA SI INCONTRANO A BARI

Gli effetti delle bombe di Putin, con la coda feroce di incertezza, prezzi imbizzarriti e prenotazioni saltate, hanno travolto il settore Turismo. Piegati da due anni di pandemia e con un inizio d’anno stentoreo (nel primo bimestre 2022 i pernottamenti totali sono diminuiti del 33,7% rispetto allo stesso periodo del 2019), gli operatori si trovano ora davanti a una nuova, seria, minaccia. Per fare il punto della situazione, serrare i ranghi e trovare le migliori soluzioni possibili, oggi nell’hotel Parco dei Principi Congress & Spa di Bari, si danno appuntamento direttori e segretari delle organizzazioni aderenti alla Federalberghi.

La riunione nazionale dell’associazione, che rappresenta 27.000 alberghi su un totale di circa 33.000, è la prima in presenza, dopo due anni. «Siamo felici che, in un modo o in un altro, Bari resterà nel cuore della Federalberghi e dei nostri direttori, dal momento che potremo finalmente tornare a vivere una delle nostre riunioni stringendoci la mano. – commenta Francesco Caizzi, vice presidente nazionale di Federalberghi nonché presidente pugliese e padrone di casa – L’adesione che abbiamo registrato ci ha fatto estremamente piacere, non solo per il nostro territorio ma per tutti noi del comparto che abbiamo patito enormemente il dramma della pandemia».

«Oggi, purtroppo, si aggiunge anche la difficoltà dovuta al conflitto in Ucraina. – aggiunge Caizzi – Nessuno di noi, malgrado le difficoltà, riesce a pensare solo alla ricaduta economica che tale guerra avrà sul nostro settore: è soprattutto l’aspetto emotivo che ci travolge».

Al meeting parteciperanno Antonio Decaro, presidente nazionale dell’Anci e sindaco di Bari, i deputati Alberto Losacco (PD) e Francesca Galizia (M5S). Invece il senatore Michele Boccardi (FI), a malincuore, non potrà essere a Bari. «Ringrazio Caizzi di avermi invitato e ci tenevo moltissimo perché è un settore a me caro. Ora che stavamo per uscire dalla pandemia – afferma – è arrivata la crisi internazionale Ucraina-Russia a dare il colpo di grazia. In Puglia ho notizie del crollo di prenotazioni, si parla di prenotazioni da agosto in poi e noi pugliesi, che da 5 anni puntiamo sul turismo del lusso, non potremo contare sui russi». «La crisi energetica – continua – sta portando all’aumento del costo dell’energia a livelli esponenziali. Il ministro Cingolani (Mite) ha detto in senato che sono in atto speculazioni, una cosa gravissima e io ho avuto personalmente notizia che società trader, che commercializzano energia, non stanno più emettendo fatture per gennaio-febbraio sul consumo reale, bensì sul consumo presunto. Gravissimo perché molti alberghi si stanno vedendo arrivare bollette triplicate, con consumi pari a zero. Oggi ho fatto una nota al ministro Giorgetti (Mise) e farò lunedì una interrogazione in merito». «Inoltre – continua Boccardi – il Governo continua a non ascoltarci, da tre mesi, sulla problematica della proroga della moratoria dei mutui pregressi al Covid, scaduta il 31 dicembre e ancora non prorogata. Ho ottenuto un ordine di impegno del Governo a far sì che, nel prossimo decreto, venga inserita. In caso contrario, sarebbe fatale. Se non si pagano le rate si va in centrale rischi. Un problema anche per le banche e infatti l’Abi, con il dg Giovanni Sabatini, ha sostenuto la nostra richiesta.

Se le aziende non pagano, andranno in crisi le banche e dovrà intervenire lo Stato. È urgente perché a giugno finirà il pre-ammortamento dei prestiti erogati ad aprile 2021 garantiti dallo Stato col decreto Cura Italia (per le pmi aiuti garantiti all’80, 90, 100%) che avevano un pre-ammortamento della quota capitale a 24 mesi».