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SUPERBONUS 110%, LE SOLUZIONI AI PROBLEMI: LAVORI IN CASA, RINCARI, LISTA D’ATTESA, PERMESSI, CESSIONE CREDITO

La conferma del governo

Il governo apre alla proroga del Superbonus per le villette unifamiliari, soggette al vincolo Sal del 30%, e che scade il 30 giugno, data spartiacque per poter fruire delle detrazioni fiscali al 110% per tutto il 2022. Pur con tutte le cautele del caso, il sottosegretario al Mef, Federico Freni, ha confermato, rispondendo a un’interrogazione in commissione Finanze, che «questa misura sarà inserita nel primo provvedimento utile dopo l’approvazione del Def», come hanno spiegato i deputati leghisti, capitanati dal primo firmatario dell’interrogazione Alberto Gusmeroli. L’emendamento per far cadere il vincolo Sal del 30% per le villette unifamiliari è stato presentato all’interno del decreto “bollette”. Oltre che dalla Lega, la richiesta di eliminare il riferimento al 30 giugno è arrivata anche da Pd, Leu, Articolo Uno, Forza Italia e Cinque Stelle. Il governo ha dato parere favorevole, dunque, ma ora deve trovare nuove risorse a copertura della misura, che potrebbero aggirarsi attorno ai 500 milioni di euro.

Come funziona il vincolo Sal del 30%

Attualmente il Superbonus 110% per le villette unifamiliari prevede che sia rispettata una percentuale minima (30%) sullo stato di avanzamento dei lavori entro il mese di giugno del 2022, spartiacque tra chi rispetterà il requisito e chi, invece, sarà escluso dal bonus. Con l’apertura del governo, i termini si allungheranno, forse fino a fine anno. Anche se Leu e Articolo Uno, invece, hanno chiesto almeno fino al 31 ottobre.

Scadenza diversa per i comuni colpiti dal terremoto

Il vincolo del 30% entro il 30 giugno è rivolto alle case come le villette, comprese anche quelle a schiera, gli alloggi in condominio ma funzionalmente autonomi (sono le case con impianti indipendenti da quelli comuni). Cosa diversa per condomini, edifici con 2, 3 o 4 abitazioni posseduti da un’unica proprietà, immobili degli istituti autonomi delle case popolari ed enti assimilati, che potranno concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023. Per queste tipologie il superbonus proseguirà a scartamento ridotto per i due anni seguenti: con detrazione al 70 per cento nel 2024 e al 65 per cento nel 2025. C’è però un’importante eccezione: per tutte le abitazioni situate nei comuni colpiti da eventi sismici dal 2009 il superbonus sarà del 110 per cento fino al 2025.

corrieredellasera