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GINO LISA/ PRIMO DECOLLO A LUGLIO: NON CI SARÀ SOLO IL VOLO PER MILANO. DUE COMPAGNIE SOTTO ESAME. VASILE: «DOVRANNO APPLICARE PREZZI SOSTENIBILI, IL BANDO SIMILE A QUELLO DI BARI E BRINDISI»

Non sarà soltanto il Foggia-Milano a far ripartire i collegamenti dal Gino Lisa. Su questo punto sembra non avere dubbi il presidente di Aeroporti di Puglia in questa nostra intervista: «Ci interessa un piano articolato di collegamenti su più destinazioni. Il Foggia-Milano certamente, ma non soltanto», puntualizza Antonio Vasile.

Ci sono due offerte, ora fuori i nomi delle compagnie. E quando si potrebbe partire.
«Un momento. Voglio precisare che Aeroporti di Puglia non pensa solo alla ripresa dei voli. Occorre un piano propedeutico a monte».

È un aeroporto fantasma, va rimesso in funzione con i voli.
«Non aspettiamo soltanto il nome del vettore. Diciamo pure che abbiamo avuto le certificazioni dei lavori appena conclusi, ora abbiamo pubblicato altre due gare sul sito di Adp: riguardano l’adeguamento dell’aerostazione e dei piazzali. Foggia ha questa particolarità dei due piazzali sfalsati, uno dei due 20 centimetri sotto piano di superficie».

Ci mancava solo il piazzale sfalsato.
«È per chiarire in quale contesto ci muoviamo».

Sono lavori fatti da voi anche i precedenti.
«Adesso faremo il grande piazzale, stiamo partecipando a piano di finanziamento per 26 milioni».

Torniamo alle due offerte.
«Non credo che a Foggia serva solo il volo per Milano, vogliamo garanzie da chi vincerà la gara: non possiamo sbagliare e soprattutto non dobbiamo cadere negli errori del passato».

Sì ma quando si parte?
«Noi abbiamo previsto il primo volo a luglio. Naturalmente ne discuteremo con la compagnia, per il momento stiamo corredando il piano industriale di una serie di requisiti imprescindibili per un aeroporto».

Anticendio e torre di controllo, ci sono passi in avanti?
«Abbiamo avuto dall’Enac l’autorizzazione alla sesta categoria, fondamentale per l’atterraggio di aerei senza limitazioni sul numero dei passeggeri. C’è inoltre l’impegno del ministro Lamorgese ad autorizzare al Gino Lisa la caserma dei vigili del fuoco».

L’aeroporto però chiuderà alle 20, un limite dato alla compagnia com’è scritto nel bando.
«Fino a ieri era così. Abbiamo appena ricevuto il via libera al prolungamento dell’orario della torre di controllo. Il servizio sarà gestito da remoto, Foggia sarà area test sperimentale per nuove tecnologie. Stiamo anche lavorando a un presidio sanitario all’interno dello scalo».

Sì ma perchè Aeroporti di Puglia a Foggia agisce sganciata dal suo contesto? Il Gino Lisa non c’entrerà mai nulla con il network di Bari e Brindisi.
«Oggi una compagnia strutturata su Bari e Brindisi non avrebbe interesse a venire a Foggia. Una major verrebbe solo se ci sono tutte le caratteristiche che ho appena elencato».

Questo significa che a Foggia si sperimenterà anche sui nuovi vettori?
«Vogliamo voli con costi sostenibili per i cittadini, il bando non è dissimile da quelli per Bari e Brindisi, salvo il riferimento ai 200mila passeggeri come riferimento di mercato. Se li superiamo non solo non erogheremo più contributi alla compagnia e non ci sarà più bisogno del Sieg (aiuti di Stato per la continuità territoriale: ndr), ma vorrà dire che Foggia avrà svoltato».

Siete fiduciosi?
«Abbiamo sempre lavorato per avere piano A e un piano B».

E quale sarebbe il piano B?
«Facciamo finta che vada tutto male: noi l’aeroporto ce l’abbiamo, ci concentreremo sull’attività di Protezione civile via aerea che guardi a un sistema globale di antincendio rivolto soprattutto paesi Balcanici, fino alla Grecia, che per ragioni orografiche non possono ospitare i Canadair».

A quando la scelta della compagnia?
«Il Rup (responsabile unico procedimento: ndr) della commissione è autonomo e libero da pressioni. Penso che in 5-6 giorni loro chiudano e verbalizzino. Non dobbiamo coinvolgerli emotivamente, aspetteremo».

gazzettamezzogiorno