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AI FIGLI IL COGNOME DEI DUE GENITORI. MA NON È CHIARO COSA SUCCEDERÀ ALLE PROSSIME GENERAZIONI: AVRANNO QUATTRO COGNOMI…OTTO…SEDICI?

Sono illegittime le norme che attribuiscono automaticamente al figlio soltanto il cognome del padre: la regola diventa che il nuovo nato assumerà il cognome di entrambi i genitori, nell’ordine da loro concordato. Ma si potrà anche decidere, volendo, di dargli il solo cognome della madre o del padre. E questo varrà per i figli nati nel matrimonio o fuori, e per quelli adottivi. Lo ha deciso la Corte costituzionale con una sentenza che da molti viene definita storica e che regala automaticamente il doppio cognome ai bimbi che vengono al mondo. L’ha redatta una donna, Emanuela Navarretta. E la motivazione è che «la regola del patronimico» non solo è «discriminatoria» nei confronti delle donne, ma anche «lesiva dell’identità del figlio».

«Grazie alla Corte costituzionale», commenta a caldo Marta Cartabia, ministra della Giustizia, che vede in questa decisione «un altro passo in avanti verso l’effettiva uguaglianza di genere nell’ambito della famiglia».

La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane, ma dal comunicato che l’ha anticipata già sappiamo che le attuali norme vanno in rotta di collisione con la Costituzione per gli articoli 2,3 e 117 primo comma (quest’ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo).