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RIAPRONO I LIDI SUL GARGANO, “NON VEDEVAMO L’ORA”. SALGONO I PREZZI DEGLI OMBRELLONI: “PESANO AUMENTI GENERALI”

“Ci chiedono di destagionalizzare ma non ci mettono in condizione di farlo. Io sono costretto a montare a maggio e a smontare tutto, compreso il bar e il ristorante ad ottobre. È assurdo”

Da oggi, primo maggio, sono ufficialmente aperti i lidi. A stabilirlo una ordinanza della Regione che, parallelamente, ha previsto anche una campagna di sensibilizzazione anti-fumo e una nuova azione regionale per finanziare interventi per rendere accessibili ai disabili le spiagge libere.

A Vieste e Peschici alcuni lidi hanno aperto in anticipo, oggi ha aperto un lido a Siponto, a seguire entro la seconda settimana di maggio riapriranno un pò tutti sul Gargano. Ma la vera grande novità è che dopo due anni saranno abolite tutte le restrizioni, ad iniziare dal distanziamento tra gli ombrelloni. Iniziamo il nostro viaggio da Siponto dove oggi ha riaperto il Lido Aurora.

“Non vedevamo l’ora, finalmente ci siamo e ringraziamo sopratutto la Regione Puglia che ci permette di riaprire le nostre attività in anticipo. Non ci saranno restrizioni – ci dice la titolare del lido Patrizia Salice – pertanto quest’anno si potranno aprire tutti gli ombrelloni disponibili.

Le norme anti covid sono ormai un ricordo. I prezzi? Da noi non subiranno variazioni: un ombrellone e due lettini costeranno per un mese intero 300 euro, mentre il costo giornaliero va dai 14 euro di giugno ai 17-20 euro nei mesi di alta stagione”.

Ci spostiamo di qualche chilometro più a sud e raggiungiamo Giuseppe La Torre del Lido Capolinea. “Noi apriremo intorno al 10-15 maggio, ma il ristorante è già aperto. Non ci saranno più imposizioni post covid ma noi avendo tanto spazio cercheremo di mantenere le distanze tra ombrelloni adottate nel periodo covid”.

I prezzi? “Purtroppo sta aumentando tutto, e di conseguenza stiamo valutando di apportare qualche piccola modifica ai nostri listini che non subiscono ritocchi da almeno dieci anni. Da noi un ombrellone e due lettini costano 15 euro al giorno, mentre l’abbonamento mensile è di 270 euro”.

Ma non mancano le polemiche. “Ci chiedono di destagionalizzare ma non ci mettono in condizione di farlo. Io sono costretto a montare a maggio e a smontare tutto, compreso il bar e il ristorante ad ottobre. È assurdo.

La Sovrintendenza ci obbliga, avendo alle spalle una pineta, ad avere un’attività solamente stagionale. Restando aperti tutto l’ano potrebbero lavorare anche 12 unità fisse. Il bosco giustamente va tutelato, ma nel nostro caso è un bosco urbano. Questa è una zona ricettiva-turistica-ricreativa”.

saverio serlenga