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FOGGIA/ HA RAGIONE IL SIGNOR CRUCIANI

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Spettabile Redazione, sono un conducente di autobus di ATAF e iscritto al sindacato ” FAISA CISAL “, e ri­guardo alle riflessioni del giornalista e conduttore, sig. Cruciani, durante la trasmissione ” la zanzara”, addirittura in un secondo momento, proponendo un sondaggio, sull’as- segnare l’ultima posizione a Foggia o a Catanzaro, tra tutte le città italiane, io sono in parte d’accordo con lui, non per ad­ditare la nostra città, come ultima o penultima, in riferimen­to alla vivibilità, ma riguardo alla sua bruttezza, e mi auguro che la gran parte dei miei concittadini non se la sia presa, perché purtroppo è un dato di fatto. Sig. Cruciani, non si pre­occupi, che sarà una delusione effimera da parte della mag­gioranza dei foggiani ( ahimè ), poiché si sta già pensando a come organizzarsi per le vecanze estive, il ferragosto e con immensa gioia di politici (si fa per dire visti gli ultimi anni) ed elettori, alle prossime elezioni made in Foggia!!!

In ultimo, vorrei schierarmi in favore dell’ imprenditore che qualche giorno fa, ha postato il video di un ragazzo che ha tentato di compiere un furto nella sua proprietà, invitandolo in manie­ra ironica, ma sicuramente estremamente amareggiato, a ri­tornare a rubare: caro signore, che tutti i giorni, come il sot­toscritto, si alza la mattina e va a lavorare, al fine di portare ” il pane” a casa e dare un futuro ai suoi figli, si deve rasse­gnare, anzi, dobbiamo rassegnarci tutti, perché fino a quan­do, chi è tenuto ( pagato con le nostre tasse ) a tutelare la no­stra libertà e serenità, le nostre proprietà, frutto dei nostri sa­crifici, cercando di dare un futuro più roseo ai nostri figli, non sarà il primo a sbattere i pugni a Roma, vedi le forze dell’or­dine , visto che vengono addirittura denunciate, se toccano con un dito una persona, specie se minorenne e poi ci met­tono del loro, anche tanti magistrati, che con le loro eccelse interpretazioni della legge, non mandano in carcere un per­sona che ha commesso un reato, neanche su richiesta di quest’ultimo. Un caro abbraccio alle tante famiglie dove si è consumato un femminicidio, nonostante sia stato denun­ciato più volte il marito o il compagno violento; egregi magi­strati, che non avete fatto nulla per impedire tale reato, nel caso dovreste rincontrare questi sfortunati familiari, abbas­sate lo sguardo e cambiate strada.

Cordiali saluti

l’attacco