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VIESTE/ “DALLA SABBIA NON SI RICAVA NULLA”.

Mai luogo comune fu più smentito di questo.

Scialara, un pianoro sabbioso che degrada dai colli verso il mare , dove una ripa di bianco calcare sormontata  da una fiera cittadina chiamata Vieste , ne delimita improvvisamente la sua lunghezza.

Approdo di antichi coloni greci prima, terra di sopravvivenza poi, dove uomini tenaci, rotti alla fatica, ai sacrifici, con l’ unico aiuto di un mezzo quasi primordiale: la zappa, ha saputo vincere quello che da sempre si era sostenuto: “Dalla sabbia non si ricava niente”.

Determinazione e perseveranza hanno caratterizzato uomini come Ptruzz, Pietro Maggiore, ortolano, 102 anni,  ultimo sopravvissuto di questa specie rara di uomini. 

Perseveranza, certo, anche in tempi quando quella  sabbia si è trasformata in oro, quando con il turismo negli antichi orti sono sorti strutture per accogliere altri uomini, altro approdo, ma diverso, aprendo la strada a una nuova economia .

Che non si dica più: “dalla sabbia non si ricava niente”. Grazie a uomini come Ptruzz abbiamo imparato che la volontà dell’ uomo è un’ energia potente che come re Mida è riuscito a trasformare la sabbia in oro.

Grazie a tutti I “Pietro Maggiore” della Scialara. Ora quella terra, quell’ elemento tanto amato e tanto ostico di una vita, in morte, ti sia lieve. 

gaetano manfredi