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FOGGIA/ DE LEONARDIS: “ A QUANDO LA NOMINA DEL NUOVO PREFETTO ? 

 «Ormai da un mese Foggia non ha un Prefetto. Non è stato ancora nomi­nato, infatti, il successore di Carmine Esposito, che ringraziamo per il prege­vole lavoro svolto. E siccome il Prefetto è il rappresentante del Governo in pro­vincia, bisogna ritenere che per il Mi­nistro degli Interni Lamorgese non sia necessario che la terra della “Quarta Mafia” abbia il proprio punto di rife­rimento cardine della presenza dello Sta­to». Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, che prosegue: “Nei giorni scorsi ave­vo sollevato più di una criticità riguar­dante le condizioni in cui sono costretti a operare in Capitanata Forze dell’Ordine

e Magistrati. Essi svolgono un’attività straordinaria a tutela della legalità, lo fanno con senso del dovere e spirito di sacrificio. In numero inferiore rispetto a quello che è necessario per contrastare la criminalità in Capitanata e senza po­ter contare su mezzi adeguati e spazi idonei a svolgere al meglio il loro lavoro. Rispetto a ciò – evidenzia De Leonardis – il Ministro Lamorgese ha voluto rispon­dere, attraverso una nota, evidenziando quelli che sono i risultati ottenuti nell’ambito delle attività di prevenzione e controllo del territorio in questi ultimi 6 mesi. Risultati indubbiamente ogget­tivi ma che, al tempo stesso, non sono una risposta alle carenze di uomini e

mezzi che esistono e rispetto alle quali non ci sono risposte da parte del Mi­nistro Lamorgese. Nel frattempo – con­clude De Leonardis – non si arresta di certo la sequela di gravi episodi crimi­nosi che, nelle ultime ore, ha colpito e scosso le comunità di San Severo e Ce- rignola. Rispetto a ciò, tuttavia, è ne­cessario anche che le Istituzioni del ter­ritorio facciano fronte comune: dai Com­missari del capoluogo, che dovrebbero destarsi dal torpore che li attanaglia, ai Sindaci che, è auspicabile, si facciano promotori di iniziative unitarie volte a sensibilizzare il Governo sul tema della sicurezza in Capitanata e non solo a fir­mare appelli prò Draghi”.