Da uno dei luoghi più bui del Gargano, nonché meno afflitti dall’inquinamento luminoso, Nunzio Micale, giovane appassionato di astronomia e presidente dell’associazione Gruppo Astrofili Dauni, ha fotografato l’immensa bellezza della Via Lattea che si eleva a ridosso della costa barese, costellata dalle luci delle cittadine costiere.
Dalla “Torre dell’Aglio”, così chiamata la location che ospita d’altronde una tra le tante torri Saracene di Vieste, è possibile osservare ancora ad occhio nudo questa fascia densa di stelle, frastagliata da nubi e polveri oscure che interrompono il tragitto della luce di quelle poste dietro di esse. Aree così andrebbero tutelate in quanto offrono la possibilità di sviluppo dell’astroturismo, regalando agli ospiti un’esperienza a 360°, dalla Terra, al Mare, fino al cielo.
Ma le potenzialità del firmamento sono tutt’ora ancora ignorate dai comuni, nonostante vi sia una legge regionale (n. 147 del 23 novembre 2005) non adeguatamente applicata, con peggioramento dell’attuale situazione per via dell’installazione di impianti a led mal progettati color blu-bianco ad alta potenza. I danni però non sono limitati alla sola sfera colturale, bensì anche all’ambiente e all’uomo secondo gli ultimi studi scientifici pubblicati. La meravigliosa Via Lattea quindi, che sarà sempre lì oltre l’atmosfera terrestre, diverrà per via dell’inquinamento luminoso sempre meno visibile, diventando un ricordo confinato ai soli libri di scuola.
