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IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ UNA VITA DOLCE DI BEPPE SEBASTE

Romanzo che non è un romanzo, quaderno di pensieri, diario intimo, confessione del proprio dolore, Una vita dolce è un libro originale e moderno, toccante, di una saggezza e sensibilità estreme. Che contiene parole che sarà difficile dimenticare.

S. e io litighiamo spesso, siamo vivi, non ci sopportiamo più, ci cerchiamo, ci abbracciamo come fantasmi silenziosi, ci scambiamo luce e ombra. L’amicizia supera l’amore e lo comprende.

Definire Beppe Sebaste un eccentrico sarebbe giusto. Anche se la sua eccentricità fa sempre perno su un’idea della letteratura molto ben definita e solida. Una vita dolce è prima di ogni cosa un romanzo. Una serie di storie che si sommano in una narrazione che ha al suo centro la vicenda dolorosa della compagna del protagonista del romanzo. Attorno c’è la ricerca di un senso della vita, il ricordo dei viaggi, la passione per l’Oriente, storie che rendono questo testo intenso, sorprendente, felice. Sebaste ci porta dentro il dolore, ma anche dentro il miracolo dell’esistenza. Ci racconta favole antiche, si identifica con il suo protagonista fino a farci pensare che questo è sì un romanzo eccentrico, ma è soprattutto un memoir. Alla fine usciamo da queste pagine con lo stesso stupore e la stessa incredulità che proviamo dopo aver fatto un viaggio importante. Sentendo ancora addosso la capacità dell’autore di raccontare il suo dolore e il suo smarrimento, senza alcun filtro, ma come fosse una opportunità, una bellezza.