E’ giunta l’ora del voto in Confcommercio Foggia. Nel primo pomeriggio, in seconda convocazione, gli iscritti sono chiamati a scegliere il nuovo presidente tra Antonio Metauro e Gigi Manzionna.
Il primo, imprenditore di Accadia patron di Metauro Bus, è stato finora vicepresidente di Confindustria e la scelta del presidente uscente Damiano Gelsomino di indicarlo come suo successore è stata subito interpretata alla luce della volontà del manfredoniano di rafforzarsi presso via Valentini Vista Franco in vista di un secondo mandato alla guida di Camera di commercio.
“Gelsomino rischia di svendere la nostra gloriosa Confcommercio a Confindustria”, è stato il commento, su queste colonne, di Manzionna, il maggiore degli operatori turistici di Vieste, la capitale pugliese delle vacanze.
Se quest’ultimo è da 40 anni uno degli iscritti di punta di via Miranda, Metauro è stato sempre considerato espressione della storia assindustriale e non certo di quella di Confcommercio (annotazione cui il diretto interessato ha repli
cato spiegando ai soci di esser iscritto sin dal 1985).
E’ per questa ragione che diversi osservatori hanno ricondotto la mossa di Gelsomino anche alla volontà di avere quale prossimo presidente della più importante associazione di categoria presente in Capitanata una personalità a lui funzionale, di cui potersi fidare senza il minimo dubbio. “Sono certo che Antonio Metauro saprà garantire la nostra azione nel solco della continuità puntando su un rilancio associativo in cui tutti, me compreso, devono sentirsi impegnati, archiviando polemiche speciose ed astiose che non hanno giovato a nessuno, perché il nostro compito era e rimane quello di tutelare le aziende, salvaguardando la loro funzione sociale nelle dinamiche sociali che attraversiamo, già parecchio complicate per le note vicende economiche in cui versa il Paese”, ha detto Gelsomino. “L’avvocato Antonio Metauro è un imprenditore di grande affidabilità, come dimostra la sua lunga esperienza professionale al vertice di aziende moderne che hanno un profondo radicamento nel territorio”.
l’attacco